
Emergono nuovi dettagli inquietanti riguardo l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Durante la puntata di venerdì 25 luglio di “Quarto Grado”, è stata trasmessa una conversazione inedita registrata nel 2007, subito dopo il delitto, tra Nicola Stasi, padre di Alberto Stasi, e un parente. Questo nuovo elemento potrebbe dare un ulteriore spunto per le indagini ancora in corso.
La telefonata del padre di Alberto Stasi: nuove dichiarazioni

La telefonata del padre di Alberto Stasi: nuove dichiarazioni
La telefonata avvenne nei giorni immediatamente successivi al delitto di Chiara Poggi e mostra un Nicola Stasi molto coinvolto nella situazione, rispondendo a domande riguardanti il comportamento del figlio Alberto, che all’epoca era il principale sospettato dell’omicidio. Durante la conversazione, il padre si lascia andare a delle affermazioni che sembrano cercare di giustificare la posizione del figlio. “Siamo andati noi a parlare,” afferma Nicola, senza specificare con chi stesse parlando. Prosegue poi spiegando: “Il pigiama è rosa, non bianco. Dicono str***ate”. Queste dichiarazioni fanno riferimento a dettagli emersi nelle indagini, come la questione del pigiama di Alberto, e ai discorsi che circolavano intorno alla scena del crimine.

Il dettaglio della scena del crimine: l’analisi della scarpa e del sangue
Nicola Stasi continua la conversazione cercando di minimizzare alcuni elementi della scena del crimine: “Per quanto riguarda la luce bianca, quando uno apre la scala apre la porta con il riflesso della luce, cioè non è, e poi non è un’immagine di un secondo, quindi il problema è la scarpa”. Le dichiarazioni si concentrano anche sulla scarpa trovata sulla scena del crimine, con Nicola che afferma: “Non si sa, non si sa, non si sa neanche se uomo o donna. Non si capisce”. Questi commenti suggeriscono che le forze dell’ordine non avevano ancora risolto alcuni enigmi legati all’omicidio e al comportamento di Alberto Stasi nella scena del delitto.
Il tentativo di giustificazione: la mancanza di un alibi
Nel proseguo della telefonata, il padre di Stasi sottolinea un aspetto cruciale: “Il problema è che non c’è un alibi”. Secondo quanto dichiarato, Alberto Stasi sarebbe stato sveglio e attivo al computer durante la finestra temporale in cui si ritiene sia avvenuto l’omicidio di Chiara, tra le 9:00 e le 11:30 del mattino del 13 agosto 2007. Nicola commenta che “non c’è nessuno che lo conferma”, mettendo in evidenza come la mancanza di un alibi solido stia complicando la posizione del figlio. Le parole di Nicola riflettono un tentativo di minimizzare la gravità della situazione, ma al contempo rivelano una consapevolezza delle difficoltà legate alla mancanza di prove a difesa di Alberto.
La reazione della madre di Chiara Poggi e la posizione di Alberto Stasi
Al centro di questa conversazione c’è anche il rapporto tra Alberto Stasi e la madre di Chiara Poggi. Nicola riferisce che la madre di Chiara avrebbe chiamato Alberto, “gli ha dato la buonanotte”, cercando di rassicurarlo. Questa affermazione è significativa, poiché suggerisce che la madre di Chiara fosse consapevole della posizione del figlio e cercasse di mitigare la sua situazione.
Il caso di Chiara Poggi continua a essere avvolto nel mistero, con numerosi sviluppi che emergono a poco a poco, mentre la famiglia e le forze dell’ordine lottano per fare chiarezza su quanto accaduto. Le nuove intercettazioni potrebbero fornire nuovi spunti per la revisione delle indagini, mentre la figura di Alberto Stasi resta al centro delle indagini in attesa di nuovi sviluppi.Strumenti