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Incidente di Bonicelli, dura accusa di Yuri Chechi: “Ecco di chi è la colpa”

Pubblicato: 26/07/2025 19:07

Il mondo della ginnastica artistica italiana è sconvolto: durante le Universiadi di Essen, in Germania, Lorenzo Bonicelli è stato protagonista di un gravissimo incidente agli anelli. Una caduta violenta nel tentativo di eseguire il triplo raccolto che ha costretto i medici a sottoporre l’atleta a un delicato intervento chirurgico. Le prime notizie sembrano rassicurare sull’assenza di danni neurologici irreversibili, ma la paura è ancora tanta.

Le accuse di Yuri Chechi

Preoccupazione che ovviamente condivisa anche da Jury Chechi, leggenda della ginnastica italiana, che ha commentato l’accaduto senza filtri: “L’incidente di Bonicelli agli anelli? La colpa è delle nuove regole della ginnastica, che sono sbagliate: troppi rischi“.

Chechi, oro olimpico ad Atlanta e bronzo ad Atene, racconta il suo punto di vista con grande partecipazione emotiva: “Stavo guardando la gara in diretta, e Lorenzo mi era piaciuto molto nel corpo libero. Poi sono dovuto uscire, ho messo in pausa. Quando ho ricevuto la notizia dell’incidente, sono tornato a casa ma non ho avuto il coraggio di riprendere la visione, ho direttamente spento la televisione”.

Il coinvolgimento del campione

L’ex campione ha anche ricordato un episodio tragico avvenuto durante la sua carriera: “Purtroppo, ho un’esperienza personale terribile: nel 1986, il mio migliore amico Federico Chiarugi è rimasto tetraplegico dopo una gara. Ero lì, ha sbattuto sul collo durante un salto, fratturandosi la sesta vertebra cervicale. Scene che non ti lasciano mai”.

Il cuore della polemica è tutto nel nuovo codice dei punteggi: “È stato un errore inserire un sistema che dà troppo valore alle uscite. Così i ragazzi si spingono oltre il limite, e proprio nel momento in cui sono più stanchi, perché arrivano alla fine dell’esercizio, devono tentare movimenti estremamente complessi come il triplo raccolto”.

Chechi sa bene quanto sia pericolosa questa skill: “È un’uscita davvero difficile, e agli anelli ancora più che in altri attrezzi. Richiede uno sforzo fisico enorme. Ed è proprio quando sei sfinito che il margine di errore si azzera”.

La speranza per il futuro di Bonicelli

Nonostante la gravità dell’incidente, Chechi cerca un di trovare motivi di ottimismo: “Le notizie più recenti mi danno un po’ di speranza: sapere che Lorenzo aveva sensibilità agli arti superiori è positivo, anche se ovviamente non sono un medico. Voglio restare ottimista, e spero davvero che tutto si risolva per il meglio”.

Il messaggio di Chechi è forte e chiaro: “Serve più responsabilità da parte di chi scrive i regolamenti. La spettacolarità non può valere più della sicurezza”.

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