
Giorgia Meloni, intervistata da Repubblica, ha ribadito la sua posizione riguardo al riconoscimento dello Stato di Palestina, dichiarando che questo passo, senza un’effettiva costituzione di uno Stato, potrebbe addirittura risultare controproducente. La premier italiana ha precisato: “Io credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo”. Secondo Meloni, un riconoscimento a livello diplomatico di un’entità che non esiste concretamente rischierebbe di far sembrare che la situazione sia risolta, quando invece resta irrisolta.
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La posizione della premier italiana
Meloni ha spiegato ulteriormente: “L’ho detto varie volte, anche in Parlamento. L’ho detto alla stessa autorità palestinese e l’ho detto anche a Macron”. La sua posizione è chiara: pur essendo favorevole alla creazione di uno Stato della Palestina, la premier italiana non è favorevole a un riconoscimento ufficiale prima che un processo concreto e definito porti alla sua costituzione. Secondo Meloni, è fondamentale che l’obiettivo dello Stato palestinese non venga ridotto a un semplice riconoscimento diplomatico senza che esistano i presupposti per la sua effettiva realizzazione.

La reazione di Angelo Bonelli
Le dichiarazioni di Meloni hanno suscitato una dura reazione da parte di Angelo Bonelli, politico e ambientalista, che ha commentato l’intervista della premier con parole forti. Bonelli ha dichiarato: “Le dichiarazioni di Giorgia Meloni sul riconoscimento dello Stato di Palestina sono gravi e inaccettabili”. Secondo Bonelli, la posizione di Meloni, che considera il riconoscimento dello Stato di Palestina “controproducente”, è particolarmente offensiva dato il contesto drammatico che vive la popolazione di Gaza. “Dire che ‘non è il momento’ e che sarebbe addirittura ‘controproducente’, mentre a Gaza si continua a morire di fame e sotto le bombe, è il segno di una totale subalternità politica e morale al carnefice Netanyahu e alla destra israeliana”, ha aggiunto Bonelli.
La critica alle politiche italiane
Bonelli ha poi sottolineato come la posizione di Meloni non faccia altro che boicottare il processo per la creazione di uno Stato palestinese, sostenendo che il governo italiano sta coprendo l’occupazione militare israeliana e le violazioni dei diritti umani. “Meloni finge di sostenere l’obiettivo di uno Stato palestinese, ma nei fatti lo boicotta, coprendo l’occupazione militare, le stragi di civili e l’assedio che l’ONU ha denunciato come crimine contro l’umanità”, ha affermato. L’esponente politico ha poi accusato il governo italiano di allinearsi alle posizioni più reazionarie di ex leader come Donald Trump, continuando a sostenere Israele con forniture militari e accordi di cooperazione.
L’appello per il riconoscimento dello Stato di Palestina
Bonelli ha concluso il suo intervento sottolineando come il riconoscimento dello Stato di Palestina sia diventato ormai un atto necessario per fermare l’aggressione israeliana, non un semplice dettaglio diplomatico. “Il riconoscimento dello Stato di Palestina è oggi un atto necessario per fermare l’aggressione israeliana, non un dettaglio diplomatico da rinviare all’infinito”, ha detto. La sua critica si è poi concentrata sulla “complicità” del governo italiano, che preferisce non disturbare gli alleati politici, come Netanyahu e la destra israeliana, piuttosto che schierarsi in favore dei diritti umani e della pace. “Un governo codardo, che volta le spalle al diritto internazionale, ai diritti umani e alla verità”, ha dichiarato Bonelli, chiedendo fermamente: “Quanti bambini ancora devono morire di fame o sotto le bombe affinché l’Italia sanzioni il criminale e carnefice Netanyahu?”