
Non è bastata una sola bandiera a scacchi per determinare il vincitore: il Gran Premio del Belgio di Formula 2 2025 resterà nella storia per il susseguirsi di penalità che, nel giro di poche ore, hanno completamente ribaltato il risultato finale. Una corsa già caotica per via del meteo, è diventata emblematica per la gestione regolamentare e per una serie di colpi di scena che hanno confuso spettatori e piloti.
Il primo a tagliare il traguardo sul circuito di Spa-Francorchamps era stato Alexander Dunne, autore di una prestazione dominante sul bagnato. Ma la sua vittoria è durata poco: i commissari gli hanno inflitto 10 secondi di penalità per una violazione della procedura di partenza, in particolare dell’articolo 1.6.1 del regolamento tecnico FIA. Il pilota del team Rodin Motorsport è così precipitato al nono posto.
Cosa è successo
A ereditare momentaneamente la vittoria è stato Arvid Lindblad, giovane promessa del programma Red Bull e secondo al traguardo. Ma anche la sua gioia è stata breve: la FIA ha rilevato una pressione non conforme degli pneumatici sulla sua vettura, in violazione dell’articolo 10.4.3. La squalifica è stata immediata e il team Campos ha scelto di non presentare reclamo.
La vittoria è così finita nelle mani di Roman Stanek dell’Invicta Racing, che in pista non aveva mai avuto la percezione di potersi giocare il successo. Per il pilota ceco si tratta della prima vittoria stagionale e della seconda in carriera, dopo quella ottenuta nella Sprint Race di Melbourne nel 2024.
Fornaroli nuovo leader
La domenica belga sorride anche a Leonardo Fornaroli, autore di una gara accorta chiusa in quinta posizione. Il risultato, unito alle difficoltà dei rivali, lo porta in vetta alla classifica generale con 125 punti. Il piacentino ha così superato Verschoor e Crawford, finiti rispettivamente al 18° e 17° posto, lontano dalla zona punti.
Bene anche Gabriele Minì, compagno di squadra di Fornaroli, giunto ottavo al termine di un fine settimana solido. Da segnalare infine l’ottima rimonta di Luke Browning, salito fino al terzo posto dopo un testacoda post-pit stop, e il podio inatteso di Ritomo Miyata, promosso secondo dopo le penalità agli avversari.
Caos regolamentare e meteo instabile
La gara, già complicata da pioggia intermittente e visibilità ridotta, era partita dietro Safety Car. A due giri dalla fine è stata neutralizzata da una bandiera rossa a causa della rottura del motore di Oliver Goethe, che ha lasciato olio in pista all’Eau Rouge. Proprio in quel punto, poco prima, Sebastian Montoya era finito in testacoda.
A rendere tutto ancora più surreale ci ha pensato il regolamento, applicato con severità dalla direzione gara. La Formula 2 si conferma un laboratorio di sorprese, dove a fare la differenza non è solo la velocità, ma anche il rispetto meticoloso delle norme tecniche. A Spa, in meno di due ore, si sono alternati tre vincitori e la classifica generale ha subito uno scossone imprevisto. Un episodio che resterà impresso nella memoria della categoria cadetta.