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Incendio devastante, fiamme alle porte della capitale: maxi evacuazioni in corso

Pubblicato: 27/07/2025 12:31

Una nuova emergenza ha riportato in primo piano il tema degli incendi estivi, con vasti roghi che si sono riaccesi in diverse aree del Mediterraneo orientale. Il fenomeno, aggravato da temperature roventi e forti raffiche di vento, sta mettendo a dura prova i soccorsi e le autorità locali. L’allarme cresce anche tra i residenti, costretti in molti casi a lasciare le proprie abitazioni e ad assistere impotenti all’avanzare delle fiamme.

Le condizioni meteo non aiutano: l’ondata di calore che ha investito l’area è tra le più intense degli ultimi anni e le previsioni non indicano alcun miglioramento a breve. Le alte temperature, unite al vento secco, rendono ogni scintilla potenzialmente distruttiva.

Fiamme minacciano le aree attorno ad Atene e sull’isola di Evia

L’incendio più vicino alla capitale è partito dalla zona di Afidnes, nel nord dell’Attica, estendendosi rapidamente verso Drosopigi, Kryoneri e Agios Stefanos. Il fronte è stato parzialmente contenuto, ma la situazione resta estremamente instabile. Il fumo ha invaso anche il centro di Atene, e l’aria irrespirabile ha costretto molte persone a restare in casa.

Evia, invece, si registra uno dei fronti più pericolosi. Le fiamme, sviluppatesi nei pressi di Pissona, si stanno spostando verso Afrati, coinvolgendo interi villaggi come Pournos e Mistros, rimasti isolati dopo il crollo di infrastrutture elettriche. Sei vigili del fuoco sono stati ricoverati per lesioni e intossicazione.

Evacuazioni e salvataggi via mare a Citera

Un’altra area colpita è l’isola di Citera, dove un vasto rogo ha obbligato le autorità a evacuare interi insediamenti. Ben 139 persone sono state tratte in salvo dalla guardia costiera con l’aiuto di imbarcazioni civili, dopo essere rimaste intrappolate sulla spiaggia di Limnionas.

Nel Peloponneso, fiamme attive nella zona di Trifylia, mentre a Creta, nei pressi di Temenia, le fiamme hanno distrutto almeno due abitazioni.

“Una devastazione senza precedenti”

Il ministro responsabile della gestione delle emergenze climatiche ha definito la situazione una “catastrofe umanitaria e ambientale”, spiegando che “vite umane sono state messe a rischio e interi ecosistemi compromessi”. Il governo ha richiesto supporto all’Unione Europea, attivando il Meccanismo di Protezione Civile per ricevere ulteriori mezzi aerei.

Allerta in tutto il Paese

Cinque allerte diramate tramite il sistema 112 hanno invitato migliaia di persone a evacuare. Le zone più esposte includono le Isole Ionie, la Grecia Occidentale, il Peloponneso, l’Epiro, la Tracia e il Dodecaneso. La Protezione Civile avverte: il rischio resta estremo.

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