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“Lo ha sbranato”. Attaccato dal cane di casa, soccorsi a sirene spiegate sul posto. Cosa è successo

Pubblicato: 27/07/2025 14:23

Un tranquillo pomeriggio si trasforma in incubo quando un uomo viene aggredito dal suo stesso cane corso. Un episodio che scuote non solo la quiete domestica, ma anche le certezze di chi considera gli animali domestici parte integrante della famiglia.

Il protagonista della vicenda è un professionista di poco più di quarant’anni, conosciuto in zona per il suo lavoro nella sicurezza antincendio e per le sue passate esperienze da calciatore dilettante. Finora la sua vita era scandita da routine, affetti e la compagnia di un cane cresciuto con lui fin da cucciolo. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la convivenza con il cane corso potesse improvvisamente diventare pericolosa.

Routine spezzata: quando la fiducia si trasforma in paura

Tutto è iniziato nel giardino di casa di una villetta del basso Lazio, dove il cane, solitamente tranquillo, ha manifestato un atteggiamento insolito: ringhiava, guardava fisso il suo proprietario, incapace di calmarsi nonostante ogni tentativo. L’uomo ha provato con cibo, giochi, parole dolci, ma nulla sembrava funzionare. In pochi attimi, la tranquillità si è dissolta lasciando spazio all’ansia.

Quando finalmente l’uomo cerca una via di fuga, si trova davanti a una scena che mai avrebbe pensato di vivere: il cane si lancia su di lui con violenza, mordendolo ripetutamente e trascinandolo a terra. “Mi ha sopraffatto, ho sentito un dolore lancinante, ho perso molto sangue perché non riuscivo a liberarmi, è stato un incubo”, racconta la vittima.

La corsa ai soccorsi: comunità e autorità in allerta

Le urla disperate dell’uomo attirano i vicini, che intervengono cercando di distrarre il cane ancora agitato. Nel frattempo, la vittima – ferita e sfinita – riesce a chiamare i soccorsi. In pochissimi minuti, un’eliambulanza dell’Ares 118 atterra nel piazzale del cimitero di Terracina. I sanitari stabilizzano l’uomo sul posto e lo trasferiscono d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma. Le sue condizioni restano gravi a causa delle profonde lacerazioni riportate.

La notizia si diffonde rapidamente e la comunità si stringe intorno alla famiglia, tra sgomento e solidarietà. Il fatto riaccende il dibattito sulle razze canine di grande taglia e sulla sicurezza degli animali domestici, specie quando episodi simili colpiscono persone conosciute e amate dal quartiere.

Un comportamento inaspettato che accende la discussione

Secondo le prime testimonianze, il cane non aveva mai dato segnali di aggressività. Nessuna malattia, nessun evento traumatico recente: tutto lascia pensare a una reazione istintiva, difficile da spiegare e ancora più ardua da accettare per chi vive con animali domestici.

Adesso saranno veterinari, comportamentalisti e forze dell’ordine a fare luce sulle cause dell’attacco, cercando di capire se ci sia un motivo scatenante o se si tratti di un caso isolato e imprevedibile. La comunità, intanto, resta in attesa, interrogandosi su come sia possibile che un compagno fedele possa trasformarsi, in pochi secondi, in una minaccia reale.

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