
Nicolò Martinenghi vive una serata da montagne russe ai Mondiali di nuoto di Singapore. Il campione olimpico dei 100 rana, fresco d’oro a Parigi 2024, ha rischiato di vedere sfumare il sogno della finale per una squalifica improvvisa, poi fortunatamente cancellata. Una storia che ha tenuto col fiato sospeso tutti i fan, tra tensione e colpi di scena.
Al termine della semifinale, Martinenghi viene colpito da una decisione pesante: squalificato per una presunta gambata a delfino, mossa proibita nella rana. Il suo tempo, un ottimo 58.62 che lo aveva piazzato secondo dietro al cinese Haiyang Qin e davanti all’altro azzurro Ludovico Viberti, viene cancellato dalla giuria, scatenando incredulità e preoccupazione.
Il ricorso e la revisione delle immagini

Semifinale col brivido per Nicolò Martinenghi. Ai Mondiali di Singapore Tete viene prima squalificato per una presunta gambata irregolare e poi riammesso con il secondo tempo. Domani, lunedì 28 luglio, la finale dei 100 metri rana. Su @malpensa24 https://t.co/fGJCWUJp73
— Enrico Salomi (@SalomiEnrico) July 27, 2025
La tensione sale anche sui social, dove la notizia si diffonde in pochi minuti creando scompiglio tra gli appassionati. Ma il colpo di scena è dietro l’angolo: lo staff italiano non perde tempo e presenta subito ricorso facendo appello alle immagini video.
Dopo la revisione delle immagini da parte dei giudici, arriva la tanto attesa svolta: nessuna irregolarità nel gesto tecnico di Martinenghi. La squalifica viene annullata e il fuoriclasse azzurro viene riammesso ufficialmente alla finale.
L’Italia sogna con Martinenghi e Viberti
La gioia è doppia per i colori azzurri: sia Martinenghi che Viberti saranno protagonisti nella finale dei 100 rana, in programma domani. Un’occasione preziosa per ribadire la forza dell’Italia in vasca e puntare a un altro podio mondiale, proprio dopo l’oro olimpico di Parigi.
Martinenghi è pronto a tornare in acqua e a dimostrare, ancora una volta, tutta la sua classe. La finale promette emozioni forti, con l’Italia a tifare compatta per i suoi due campioni.