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Mega incidente sull’A4, chi sono le vittime: morti i designer delle Barbie

Pubblicato: 27/07/2025 20:47

Una collisione frontale devastante, lo schianto che spezza quattro vite e ne segna per sempre una quinta. È questo il drammatico bilancio dell’incidente avvenuto domenica 27 luglio sull’autostrada A4, nel tratto compreso tra Novara Est e Marcallo Mesero, in direzione Torino. Secondo le prime ricostruzioni, un’auto ha imboccato contromano l’autostrada per cause ancora da accertare, andando a schiantarsi a forte velocità contro una vettura che sopraggiungeva regolarmente.

L’impatto è stato violentissimo: i due veicoli sono andati completamente distrutti. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la Polizia stradale di Novara Est, competente su quel tratto, che ha avviato tutti gli accertamenti per chiarire la dinamica esatta. Tre persone sono morte sul colpo, una quarta – il conducente dell’auto contromano – è deceduta poco dopo. Una donna di 36 anni è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano, dove lotta per la vita.

I nomi delle vittime e l’identità del conducente contromano

Alla guida della Peugeot 207 entrata contromano c’era Egidio Ceriano, 82 anni, originario di Magenta e residente a Cerano, in provincia di Novara. Sull’altra vettura, una Peugeot 3008, viaggiavano quattro persone: Amodio Giurni, 37 anni, originario di Potenza e impiegato al Banco BPM; sua moglie Silvia Moramarco, di un anno più giovane, unica sopravvissuta, ora ricoverata in terapia intensiva; e i due amici Mario Paglino e Gianni Grossi, entrambi residenti a Novara.

I due, compagni nella vita e nel lavoro, erano noti nel panorama del collezionismo per aver fondato nel 1999 il marchio Magia2000, con cui creavano Barbie costumizzate, pezzi unici venduti anche in aste benefiche internazionali. Abitavano nello stesso palazzo della coppia Giurni-Moramarco, in via Lazzaro Cotta a Novara.

Il progetto Magia2000: Barbie come opere d’arte

Il percorso di Paglino e Grossi era iniziato con una passione comune, trasformata negli anni in un progetto creativo riconosciuto anche dalla stessa Mattel. Le loro Barbie “one of a kind” erano frutto di lunghi viaggi, ricerca, corsi di cucito, modellistica e ricamo. Ogni bambola veniva interamente disegnata, realizzata e confezionata a mano, per dare forma a una visione estetica personale che ha conquistato collezionisti in tutto il mondo.

Nel 2006 una loro creazione, Barbie Fil Noir, vinse il premio per la miglior bambola alla convention americana di Mattel. Ogni pezzo, fatta eccezione per quella premiata e registrata dal marchio, era unico e non replicabile. Grazie all’uso del silkstone, un materiale che consente di scolpire e ritoccare i volti delle bambole con grande precisione, riuscivano a ottenere un livello di dettaglio sorprendente, trasformando un oggetto di consumo in un’opera d’arte.

Un’eredità spezzata troppo presto

Oltre al dolore per la perdita improvvisa e violenta, resta ora un vuoto profondo nel mondo della moda in miniatura e tra i tanti collezionisti che seguivano con affetto e ammirazione il lavoro di Magia2000. L’incidente sull’A4 ha portato via due personalità creative che, partendo da una passione comune, avevano costruito un brand indipendente, capace di affermarsi con eleganza, originalità e sensibilità.

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