
Una bambina di due anni è stata trovata priva di sensi in uno stagno vicino alla sua abitazione, dopo essere stata denunciata come scomparsa. Trasportata d’urgenza in ospedale, la piccola è morta il giorno seguente, scatenando dolore e sconcerto nella comunità.
La madre della bambina, arrestata poche ore dopo la tragedia, si è dichiarata colpevole di omicidio colposo, ammettendo le proprie responsabilità di fronte alla giustizia. Un caso che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e ha riaperto il dibattito sul ruolo della salute mentale nei reati familiari.

I fatti risalgono al 10 settembre 2023, quando Annabel Mackey, due anni, è scomparsa dalla sua casa di Kingsley, nell’Hampshire, nel Regno Unito. Le autorità hanno avviato una frenetica ricerca subito dopo la segnalazione della sua scomparsa alle ore 17:02.
La piccola Annabel è stata ritrovata poco dopo, incosciente in uno stagno non distante dall’abitazione. Nonostante i soccorsi tempestivi e il trasporto in ospedale, la bambina è deceduta l’11 settembre, lasciando nello strazio familiari e comunità.
La madre, Alice Mackey, è apparsa oggi dinanzi alla Winchester Crown Court, dove ha confessato l’omicidio colposo. L’accusa di omicidio volontario è stata ritirata dopo che due perizie psichiatriche hanno certificato che la donna agiva in stato di “responsabilità ridotta” al momento dei fatti.

L’imputata è stata rinviata in custodia cautelare, in attesa della sentenza fissata per il 6 ottobre. La polizia ha avviato indagini approfondite per ricostruire le ultime ore di vita della bambina e comprendere le cause della tragedia.
Il padre di Annabel ha voluto ricordare pubblicamente sua figlia, definendola una “bambina bellissima, positiva e molto felice”, sottolineando quanto fosse amata da tutti. “Aveva una natura pura e premurosa, amava le storie, i cani, la sua bambola e i dolci”, ha dichiarato.
“Annabel portava gioia ovunque andasse, amava cantare e ridere. Il mondo ha bisogno di più persone come lei”, ha aggiunto il padre con commozione. “Sarai sempre una stella splendente. Ti amerò per sempre”.
Il caso ha destato ampia attenzione mediatica e riacceso il focus sulla tutela dei minori, l’importanza del supporto psicologico per i genitori in difficoltà e la necessità di interventi preventivi per evitare tragedie familiari simili.