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Le alghe inghiottono la spiaggia de ‘La Sirenetta’, un disastro tutto italiano

Pubblicato: 28/07/2025 13:49

Ogni estate, milioni di turisti scelgono le coste italiane attratti da acque cristalline e paesaggi incontaminati, sperando di trovare relax e bellezza in luoghi che sembrano usciti da una cartolina. Tuttavia, non sempre l’impatto visivo corrisponde alle aspettative, soprattutto quando la gestione ambientale del territorio si rivela insufficiente o inefficace.

Il turismo balneare è una risorsa fondamentale per l’economia locale, ma per rimanere competitivo richiede attenzione costante alla cura degli arenili e alla qualità dell’ambiente costiero. Quando questa attenzione manca, le conseguenze si riflettono non solo sull’immagine delle località, ma anche sul vissuto dei residenti e dei visitatori.

Acqua melmosa e sabbia coperta: “Non si riesce nemmeno a fare il bagno”

Rena Majore, in provincia di Sassari, è da sempre considerata una delle perle del nord della Sardegna. Una distesa di sabbia dorata circondata da dune naturali e macchia mediterranea, tanto suggestiva da essere scelta anche dalla Disney come sfondo per alcune scene del film La Sirenetta. Tuttavia, oggi quella stessa spiaggia si presenta irriconoscibile, completamente sommersa da cumuli di Posidonia. Una situazione che ha generato forti proteste da parte di residenti e turisti, alimentando una polemica che corre anche sui social.

Aglientu è il comune sotto accusa. Le lamentele riguardano l’assenza di interventi strutturati per la rimozione delle alghe che, in estate, si accumulano fino a formare vere e proprie montagne, rendendo la spiaggia impraticabile. Chi vive nella zona parla di interventi sporadici e superficiali, spesso giustificati con condizioni meteo sfavorevoli. Nel frattempo, l’acqua si intorbidisce e chi scende al mare si ritrova a tornare indietro deluso.

“Ci sentiamo abbandonati – racconta un operatore turistico – abbiamo fatto segnalazioni via mail, pec e telefonate, coinvolgendo anche la Regione Sardegna. Ma ogni anno si ripete la stessa storia. Nel 2023, durante le riprese del film, la spiaggia era perfetta. Oggi è un disastro”.

Accuse incrociate

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Secondo alcuni residenti, il problema andrebbe oltre la semplice incuria. Si parla infatti di una faida istituzionale tra il Comune di Aglientu e quello di Santa Teresa Gallura, a pochi chilometri di distanza. “Noi di Rena Majore viviamo qui, ma ci appoggiamo a Santa Teresa per tutto. Portiamo lì i nostri soldi, e forse per questo Aglientu ci ignora”, sostiene un abitante con casa nella zona da oltre vent’anni. Una dinamica che, se confermata, contribuirebbe a spiegare la differenza di gestione tra località limitrofe.

Basta infatti spostarsi a pochi chilometri per trovare una situazione diametralmente opposta. A Vignola Mare, per esempio, le alghe vengono rimosse regolarmente, accumulate e poi riposizionate a fine stagione, secondo un piano di gestione ambientale che non penalizza l’esperienza turistica.

La rabbia esplode online: “Un capolavoro di incuria”

Sui social, intanto, si moltiplicano i post di chi esprime rabbia e frustrazione per l’abbandono del litorale. “Ogni anno è peggio del precedente”, scrive un utente sul gruppo Facebook dedicato al villaggio. “Abbiamo investito per acquistare casa qui, e in cambio riceviamo solo degrado e disinteresse. È chiaro che non si vuole valorizzare il turismo”.

C’è anche chi denuncia di non essere riuscito a fare nemmeno un bagno in un mese di vacanza, costretto a spostarsi ogni giorno in auto verso altri lidi. “Paghiamo IMU, nettezza urbana e altri servizi tutto l’anno – si legge in un altro commento – ma riceviamo zero servizi. In altri comuni le alghe vengono gestite, qui diventano solo una scusa per lasciare tutto com’è”.

Il contrasto tra la potenzialità turistica di Rena Majore e l’attuale stato della spiaggia alimenta un malcontento ormai generalizzato, che rischia di danneggiare l’immagine dell’intera costa gallurese. Mentre la Disney ne ha immortalato la bellezza sul grande schermo, la realtà, oggi, racconta una cartolina sbiadita, fatta di sabbia nascosta e mare impraticabile.

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