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Lutto nello sport: è morto il campione del mondo

Pubblicato: 28/07/2025 11:19

Una doppia perdita ha colpito il mondo del pugilato internazionale e italiano, lasciando un senso di vuoto tra appassionati e sportivi. Due figure simboliche, ognuna a modo suo rivoluzionaria, sono scomparse a poca distanza l’una dall’altra, portando con sé una lunga scia di ricordi, vittorie e momenti entrati nella storia della boxe.

L’atmosfera è carica di commozione e rispetto per chi ha saputo interpretare questo sport con passione autentica, lasciando un’eredità che va ben oltre i ring. Uomini che, attraverso i guantoni, hanno trasmesso valori, orgoglio e determinazione a intere generazioni.

Addio a Dwight Muhammad Qawi, icona del ring

Dwight Muhammad Qawi, leggenda americana della boxe, si è spento all’età di 72 anni. La notizia della sua scomparsa è stata data dalla sorella, Wanda King, spiegando che l’ex campione ha lottato per cinque lunghi anni contro una forma debilitante di demenza. La sua è stata una vita segnata da una profonda trasformazione personale: nato a Baltimora con il nome di Dwight Braxton, è cresciuto in New Jersey, dove ha imboccato un percorso difficile che lo ha condotto in carcere per rapina a mano armata.

Proprio dietro le sbarre, tuttavia, è sbocciato il suo talento. All’interno del programma sportivo del penitenziario di Rahway, Qawi ha iniziato a dedicarsi alla boxe, trasformando il pugilato in un’opportunità di riscatto. A 25 anni è diventato professionista, avviando una carriera straordinaria culminata nella conquista di due cinture mondiali: quella WBC nei pesi medio massimi e quella WBA nei massimi leggeri. Dopo la conversione all’Islam, nel 1982, ha ufficialmente cambiato il suo nome in Dwight Muhammad Qawi. Si è ritirato nel 1998 con un bilancio di 41 vittorie, 11 sconfitte e 1 pareggio, di cui ben 25 per KO. Nel 2004 è entrato nella International Boxing Hall of Fame.

Roma rende omaggio a Nino Benvenuti

Sempre in queste ore, in Italia si è celebrato l’ultimo saluto a Nino Benvenuti, morto a 87 anni. I funerali si sono svolti nella Chiesa degli Artisti a Roma. Tra i presenti anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha voluto ricordarlo come “un mito, una leggenda dello sport italiano”. Secondo Malagò, Benvenuti “ha portato il pugilato nelle case di tutti gli italiani, con uno stile unico, fatto di riservatezza e classe, rendendo orgoglioso un intero Paese”.

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