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Martinenghi distrutto in diretta tv: “Scusatemi, non ce la faccio più a stare in piedi”. Cosa è successo!

Pubblicato: 28/07/2025 14:28
martinenghi

Niccolò Martinenghi ha conquistato un incredibile argento nei 100 metri rana ai Mondiali di nuoto di Singapore. Ha mostrato una gara strepitosa, fermando il cronometro a 58.58 secondi. Il cinese Qin Haiyang ha vinto l’oro con 58.23 secondi, mentre il kirghiso Denis Petrashov ha ottenuto il bronzo in 58.88 secondi.

L’altro italiano in gara, Ludovico Viberti, ha concluso la sua prestazione al quinto posto con 59.08 secondi. Questo è il quarto podio mondiale consecutivo per Martinenghi, un risultato che include un oro e ben tre argenti. Nonostante l’ennesimo successo, l’atleta classe 1999 di Varese ha espresso insoddisfazione, dichiarando: “Non stavo bene, non sono contento di quello che ho fatto”.

Martinenghi, impresa di forza e coraggio

Martinenghi ha rivelato il dramma vissuto prima della gara. “Non so cosa dire”, ha ammesso, visibilmente provato, ai microfoni di Rai Sport subito dopo la competizione. La sera precedente, l’atleta ha sospettato di aver subito un’intossicazione. Ha trascorso l’intera notte in bagno, lottando contro un malessere che lo ha svuotato fisicamente. Ha descritto la sensazione di essere “vuoto dentro ma pieno in testa e nel cuore”. La notte è stata un vero calvario, tanto da fargli considerare l’idea di rinunciare alla gara.

Nonostante la terribile notte, Martinenghi ha trovato la forza di non mollare. La possibilità di scendere in acqua, unita all’orgoglio e al meticoloso lavoro svolto con il suo allenatore Matteo Giunta, hanno prevalso sulla stanchezza e sul malessere. Ha sottolineato quanto questo sostegno sia stato cruciale. La decisione di gareggiare, nonostante le avversità, dimostra una resilienza straordinaria e un’incredibile determinazione.

Martinenghi ha espresso un’inattesa felicità per il risultato ottenuto, considerando le sue condizioni fisiche precarie. “Sono contentissimo”, ha affermato, aggiungendo che, se fosse stato in piena forma, avrebbe potuto ottenere un tempo ancora migliore. Le parole del suo allenatore, Matteo Giunta, lo hanno guidato: “Matteo mi ha detto di vivere il qui e ora e così ho fatto”. Questo approccio mentale gli ha permesso di affrontare la gara con la giusta concentrazione, trasformando un ostacolo in un’opportunità per dimostrare il suo valore.

La fatica di un campione

La stanchezza post-gara era evidente. Martinenghi ha concluso l’intervista con un’espressione di totale esaurimento: “Sono al settimo cielo, ora scusatemi non ce la faccio più a stare in piedi”. Questa dichiarazione racchiude l’enormità dello sforzo fisico e mentale che ha dovuto sostenere per conquistare la medaglia d’argento. La sua performance, in tali condizioni, assume un significato ancora più profondo, testimoniando la sua incredibile forza di volontà e il suo innegabile talento. Martinenghi ha dimostrato, ancora una volta, di essere un atleta capace di superare i propri limiti, ispirando con la sua tenacia e la sua capacità di lottare fino all’ultimo respiro.

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