
Un’intera comunità sotto shock per la tragica morte di un bambino di appena sette anni, aggredito da un branco di cani mentre si trovava nei pressi della propria abitazione. La vicenda, che ha scosso profondamente l’opinione pubblica americana, ha riportato al centro del dibattito il tema della custodia responsabile degli animali domestici e delle misure di sicurezza nei contesti residenziali.
Il piccolo si trovava in compagnia della nonna quando è stato attaccato improvvisamente da diversi cani, scappati da una casa vicina. La donna ha tentato in tutti i modi di difendere il nipote, rimanendo a sua volta ferita in modo serio. Le autorità locali hanno descritto l’accaduto come uno degli episodi più drammatici degli ultimi anni nella zona.
L’attacco: Noah muore per le ferite

La tragedia si è consumata a Calera, nella Contea di Chilton, in Alabama, nei pressi della County Road 147. Secondo quanto riferito dallo sceriffo della contea, all’arrivo dei soccorsi il bambino era già in condizioni disperate, con gravi ferite da morsi multiple in diverse parti del corpo. Nonostante il trasferimento d’urgenza in ospedale, Noah B. è deceduto poco dopo il ricovero. La nonna, aggredita anch’essa durante il tentativo di salvare il nipote, si trova ora in ospedale, ma le sue condizioni non sarebbero critiche.
Le prime indagini non avevano permesso di identificare immediatamente i responsabili dell’aggressione. Solo successivamente si è scoperto che i cani, nove in totale, erano di proprietà di un residente della zona e vivevano all’interno di una proprietà privata, senza essere stati adeguatamente confinati.
Nove cani soppressi: tra loro incroci di pit bull, labrador e segugi

I nove cani coinvolti sono stati consegnati volontariamente dal proprietario ai servizi di controllo animali della contea. Dopo le necessarie verifiche veterinarie, le autorità hanno disposto la soppressione degli animali, in linea con i protocolli di sicurezza previsti per casi di questo tipo. Gli esemplari, di età compresa tra i sei mesi e i tre anni, appartenevano a razze miste, tra cui incroci di pastori, pit bull-terrier, labrador, segugi e un pit bull-akita.
La polizia ha avviato un’indagine per verificare le eventuali responsabilità penali del proprietario, con particolare attenzione alla custodia e alla sorveglianza degli animali. Non è escluso che possano essere formulati capi d’accusa legati alla negligenza, visto che gli animali sarebbero riusciti a fuggire dalla proprietà e ad attaccare il bambino senza alcuna forma di controllo.
L’intera comunità di Calera si è stretta attorno alla famiglia del piccolo Noah, mentre crescono le richieste di maggiore rigore nella regolamentazione della detenzione di cani potenzialmente pericolosi, per evitare che simili tragedie possano ripetersi.