
Raoul Bova non l’ha presa affatto bene. E questa volta non si tratta solo della delicata vicenda giudiziaria in cui è coinvolto come parte offesa. L’attore sarebbe infatti pronto ad avviare una doppia causa civile contro Ryanair Italia e la Società Sportiva Calcio Napoli, accusandole di aver strumentalizzato i suoi messaggi vocali privati a fini ironici e promozionali.
A far infuriare Bova sarebbero stati due contenuti diventati virali sui social. Il primo, pubblicato da Ryanair su X e Facebook, recita: “Buongiorno passeggeri speciali dal sorriso meraviglioso e gli occhi spaccanti, avete scaricato l’app?”. Una frase che ricalca quasi parola per parola uno dei vocali privati attribuiti all’attore, oggi al centro dell’indagine per tentata estorsione che coinvolge la modella Martina Ceretti.

Per Bova, già emotivamente scosso dall’intera vicenda, quel post ha rappresentato un vero e proprio sfregio pubblico. Un tentativo – secondo il suo entourage – di banalizzare il suo dolore personale e trasformarlo in una meme strategy aziendale a costo zero. E la compagnia aerea low cost non sarebbe l’unica ad aver oltrepassato il limite.
A pochi giorni di distanza, è toccato anche al Napoli Calcio. Sulla pagina ufficiale TikTok della squadra è apparso un video con Kevin De Bruyne. In sottofondo, si sente chiaramente uno degli audio originali attribuiti a Bova, montato in un contesto ironico legato al mondo calcistico. Nessuna imitazione, si tratterebbe della voce autentica dell’attore.
Secondo fonti legali vicine all’attore, l’uso di quei contenuti rappresenterebbe una violazione grave della privacy, oltre a configurare un illecito civile per danno d’immagine. In particolare, viene contestata l’assenza di autorizzazione all’utilizzo e la manipolazione in chiave satirica di materiale sensibile legato a una inchiesta in corso.

I legali di Bova starebbero valutando l’avvio di due azioni civili parallele, con richiesta di risarcimento danni e rimozione immediata dei contenuti. Il danno non sarebbe solo economico, ma anche morale e reputazionale, considerata la dimensione virale raggiunta dagli audio sulle piattaforme digitali.
Al centro della questione vi è l’uso improprio dei vocali privati, resi pubblici senza consenso nell’ambito di una vicenda che ha già visto l’apertura di un’indagine da parte della Procura di Roma. Martina Ceretti, l’ex modella con cui Bova aveva uno scambio di messaggi, è indagata per tentata estorsione.
Nel frattempo, il nome dell’attore continua a occupare spazi tra gossip, cronaca e social media, con l’attenzione pubblica spostata più sui contenuti ironici che sulla serietà dei fatti. E proprio questo sbilanciamento, secondo i legali, costituisce l’ennesima prova del danno subito.
Con ogni probabilità, il caso finirà presto davanti a un giudice civile. Dalle risate social agli atti giudiziari, Bova sembra intenzionato a difendere con decisione la propria immagine e la propria dignità, chiedendo conto del trattamento subito a due realtà influenti come Ryanair e il Napoli.