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Carabinieri in lutto, Nicola stava per andare in pensione: la morte in un attimo

Pubblicato: 29/07/2025 13:48
Nicola Marino carabiniere morto

Era una domenica d’estate come tante, di quelle che si scelgono per una camminata all’aria aperta, magari in alta quota, per trovare un po’ di sollievo dal caldo e godersi la pace della montagna. La luce filtrava tra i pini, il sentiero si arrampicava tra le rocce e il silenzio della natura veniva interrotto solo dal rumore dei passi e dal suono del moschettone agganciato al cavo. Nulla faceva presagire che quel momento, così semplice e sereno, si sarebbe trasformato in un dramma.
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Chi frequenta le ferrate dell’Alto Adige sa quanto siano amate e frequentate nei mesi estivi: percorsi ben attrezzati, panorami spettacolari e un contatto diretto con la roccia. Ma la montagna, si sa, chiede rispetto. E a volte, anche quando si è preparati e prudenti, può accadere l’imprevedibile.

Malore fatale sulla ferrata Les Cordes

È successo nella tarda mattinata di domenica 27 luglio 2025. Il comandante dei Carabinieri di San Vigilio di Marebbe, Nicola Marino, si trovava lungo la ferrata “Les Cordes”, un itinerario che sale ripido tra i bastioni rocciosi della zona, apprezzato per la sua spettacolarità ma anche per l’impegno fisico richiesto. A un tratto, mentre si trovava in quota, il 59enne ha accusato un malore improvviso. Le persone che erano con lui hanno immediatamente dato l’allarme.

I soccorsi si sono attivati in modo tempestivo: un elicottero dell’emergenza è decollato in pochi minuti e ha raggiunto il punto indicato dai presenti. Una volta individuato l’escursionista, è stato calato il personale sanitario. I tentativi di rianimazione sono durati a lungo, ma per Nicola Marino non c’era più nulla da fare. Il suo cuore aveva smesso di battere, nonostante gli sforzi degli operatori. Il suo corpo è stato recuperato e trasportato a valle.

Chi era Nicola Marino

Originario di Pesco Sannita, in provincia di Benevento, Nicola Marino era un carabiniere stimato e conosciuto nel territorio. Comandava la Stazione dell’Arma a San Vigilio di Marebbe, un incarico di responsabilità in un contesto turistico e montano, dove il lavoro dell’Arma è fondamentale sia nella gestione dell’ordine pubblico sia nel supporto alle attività di soccorso e sicurezza in alta quota.

Marino, padre di tre figli, avrebbe lasciato il servizio attivo nel prossimo ottobre, tra appena due mesi. Era prossimo alla pensione, una tappa importante della vita che però non ha fatto in tempo a raggiungere. Il suo impegno nell’Arma era riconosciuto da colleghi e cittadini, che ne apprezzavano il senso del dovere, la discrezione e l’umanità.

Il cordoglio della comunità

La notizia della scomparsa di Nicola Marino ha suscitato un’ondata di commozione e dolore. Numerosi i messaggi di cordoglio giunti da ogni parte dell’Alto Adige e dal suo paese d’origine, Pesco Sannita. I colleghi dell’Arma dei Carabinieri hanno espresso profondo rammarico per la perdita di un uomo che, oltre alla divisa, metteva sempre il cuore in tutto ciò che faceva.

Anche le istituzioni locali si sono strette attorno alla famiglia: «Una tragedia che colpisce tutta la nostra comunità – ha commentato un amministratore locale –. Il comandante Marino era un punto di riferimento per tutti noi, sempre presente, sempre attento». I cittadini lo ricordano come una persona gentile, disponibile, pronta ad ascoltare e ad agire con equilibrio anche nei momenti più complessi.

Il rischio invisibile della montagna

Il decesso di Nicola Marino riaccende anche la riflessione sulla sicurezza in montagna, soprattutto per quanto riguarda i rischi non visibili. A volte non è una caduta o una manovra sbagliata a causare una tragedia, ma un malore improvviso, silenzioso e devastante. E anche quando si è allenati e in salute, l’imprevisto può essere dietro l’angolo.

La ferrata Les Cordes, dove è avvenuto il dramma, è un itinerario molto frequentato, ben attrezzato e non considerato tra i più pericolosi della zona. Tuttavia, richiede comunque un buon livello di preparazione fisica. Nicola Marino, che amava la montagna e la frequentava abitualmente, aveva deciso di trascorrere lì una domenica estiva. Una scelta che per lui si è trasformata in destino.

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