
La crisi umanitaria e diplomatica attorno alla Striscia di Gaza conosce un nuovo, drammatico capitolo. Israele, secondo quanto riportano i principali quotidiani del Paese, ha lanciato un ultimatum a Hamas: o si arriva a una tregua, o partirà l’annessione di alcune aree del territorio. Un’escalation che rischia di inasprire ulteriormente una situazione già al limite, tra tensioni militari, pressioni internazionali e fratture politiche interne.
Netanyahu pronto ad annettere, entità speciale per le zone controllate
Secondo quanto riferito dal quotidiano Maariv, il primo ministro Benjamin Netanyahu avrebbe presentato a un ristretto gruppo di ministri un piano dettagliato per annettere porzioni della Striscia, qualora non si raggiungesse un cessate il fuoco. A supporto del progetto, sarebbe stata già prevista la creazione di un’entità speciale per l’amministrazione delle aree occupate.
Un piano che, secondo Haaretz, ha anche valenza politica interna: servirebbe infatti a placare Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze e leader del partito di estrema destra religiosa, minaccioso nei confronti della stabilità del governo. Netanyahu, con questa mossa, cerca di trattenere Smotrich all’interno della coalizione, garantendogli una linea più dura verso Hamas e i palestinesi.

Olanda contro due ministri israeliani: “Persona non gradita”
Nel frattempo, sul fronte internazionale, arriva una netta condanna dai Paesi Bassi. Il governo olandese ha ufficialmente vietato l’ingresso nel Paese proprio a Bezalel Smotrich e al ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir. Una decisione che si inserisce in una serie di misure decise per reagire alla crisi nella Striscia di Gaza.
Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Caspar Veldkamp, spiegando che i due esponenti israeliani “hanno incitato ripetutamente alla violenza dei coloni” e “invocato la pulizia etnica” nella zona. La nota olandese conferma che Smotrich e Ben-Gvir saranno registrati come “stranieri indesiderati” nel Sistema d’informazione Schengen (SIS).
L’ambasciatore convocato: “La situazione è indifendibile”
Il governo olandese ha inoltre convocato l’ambasciatore israeliano, chiedendo un cambio di rotta immediato. “La situazione attuale è intollerabile e indifendibile”, ha affermato Veldkamp, sottolineando l’intenzione di continuare a fare pressione su Hamas per una tregua, ma anche di chiedere a Israele un’azione più responsabile sul piano umanitario e politico.
Un quadro che diventa sempre più complesso, con crescenti tensioni tra Israele e i partner occidentali, e una popolazione palestinese stremata da mesi di guerra e isolamento.