
Un’innovazione normativa ha scosso il mondo del calcio italiano. La Lega Serie A ha infatti ridefinito le procedure per il recupero delle partite non iniziate e la prosecuzione di quelle interrotte, sia per il Campionato Serie A Enilive che per il Campionato Primavera 1, a partire dalla stagione sportiva 2025/2026.
Questo cambiamento introduce maggiore chiarezza e tempestività nella gestione di situazioni impreviste, un passo fondamentale per garantire la regolarità delle competizioni.
Il nuovo regolamento: chiarezza e rapidità
Il Consiglio della Lega Serie A ha approvato il nuovo regolamento con l’obiettivo di standardizzare le procedure e ridurre al minimo i disagi derivanti da sospensioni o rinvii. Le gare non iniziate e quelle interrotte seguono ora logiche precise, privilegiando il recupero in tempi rapidi. Questo approccio garantisce che le squadre non debbano attendere a lungo per completare le proprie partite, mantenendo così alta la fluidità del calendario e l’integrità del torneo.
La norma stabilisce che le gare non iniziate devono essere recuperate il giorno successivo. Questa disposizione mira a ridurre l’impatto sul calendario, minimizzando i rinvii a lungo termine. Tuttavia, esistono delle eccezioni. Se impedimenti come il maltempo, la sosta per le Nazionali, la presenza di gare ravvicinate o sanzioni rendono impossibile il recupero immediato, la partita viene posticipata alla prima data utile. Una “data utile” è definita come un giorno libero da impegni troppo vicini e al di fuori delle finestre FIFA, garantendo così la tutela degli impegni internazionali dei calciatori e la salute degli atleti. Questa flessibilità è cruciale per gestire una stagione calcistica densa di appuntamenti.
Per quanto riguarda la prosecuzione delle gare interrotte, il regolamento prevede che riprendano esattamente dal punto in cui si sono fermate, disputando solo i minuti rimanenti. Questa specificità è fondamentale per mantenere l’equità della competizione, dato che non si azzera lo stato della partita ma si riparte dal momento dello stop.

Novità sulle rose e le sostituzioni
Una delle modifiche più significative riguarda la composizione delle squadre durante la prosecuzione. Possono scendere in campo solo i tesserati presenti al momento dell’interruzione. Ci sono, ovviamente, alcune eccezioni: i calciatori svincolati, gli espulsi e i squalificati non possono prendere parte alla ripresa del gioco.
La novità più rilevante è la possibilità di inserire un massimo di tre nuovi calciatori per squadra. Questa norma offre maggiore flessibilità ai tecnici, che possono così adattare la formazione a eventuali nuove necessità tattiche o infortuni sopraggiunti. È importante sottolineare che le sostituzioni già effettuate al momento dell’interruzione restano valide. Questo significa che le squadre devono gestire con attenzione le proprie mosse, sapendo che le decisioni prese prima dello stop avranno un impatto sulla prosecuzione. La Lega Serie A ha voluto trovare un equilibrio tra la continuità della partita interrotta e la necessità di permettere alle squadre di affrontare la ripresa con un minimo di adattabilità.
Queste modifiche avranno un impatto significativo sulla gestione delle squadre e sulla strategia degli allenatori. La certezza di un recupero rapido impone una maggiore prontezza logistica e una migliore pianificazione. La possibilità di inserire nuovi giocatori nelle gare interrotte potrebbe cambiare le carte in tavola per i tecnici, che potranno contare su risorse fresche per completare la partita. La Lega Serie A, con queste nuove regole, dimostra di voler garantire la massima regolarità e integrità del campionato, affrontando con decisione le casistiche relative alle partite non iniziate o interrotte. L’obiettivo primario resta la protezione della validità sportiva delle competizioni.