
“Mi rattrista profondamente quando vedo la loro grande nazione rappresentata da macchiette da soap opera come la portavoce del ministro del momento”. Con queste parole, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso il suo disappunto riguardo all’inclusione del suo nome nella lista russa di presunti “russofobi” in Italia.
La reazione di Crosetto: “Non si è ciechi, né stupidi”
Crosetto ha scelto di rispondere su X, dove ha commentato l’atto di includere il suo nome nella lista russa, affermando che comprende come la Russia possa sentirsi offesa dalla verità sull’Ucraina, ma ha chiarito che la sua opinione è motivata da una visione chiara della situazione. “Capisco che si siano sentiti offesi dalla verità sull’Ucraina, ma per far capire che vogliono conquistarla e dominarla basta non esser ciechi, al loro soldo o stupidi”, ha aggiunto Crosetto, sottolineando l’importanza di non nascondere la realtà dei fatti, anche se può risultare scomoda per alcune parti.

Il contesto della lista russa
La Russia ha recentemente creato una lista che include personalità italiane accusate di “russofobia”, tra cui diversi politici e giornalisti. L’inclusione di Crosetto, noto per la sua posizione chiara contro le azioni della Russia in Ucraina, ha suscitato non solo il suo commento ma anche numerose reazioni da parte di chi sostiene che tale lista sia un tentativo di intimidire chi si oppone alla politica di Mosca. Crosetto, come altri, ha criticato l’uso di tale strumento, considerandolo un attacco alle opinioni e alla libertà di espressione.
La posizione di Crosetto sull’Ucraina
Il ministro ha sempre sostenuto la necessità di supportare l’Ucraina nel suo conflitto con la Russia, affermando che le azioni di Mosca non possono essere giustificate e che il popolo ucraino ha diritto a difendere la propria sovranità. La sua inclusione nella lista dei “russofobi” riflette la sua posizione fermamente critica nei confronti delle politiche espansionistiche della Russia, soprattutto dopo l’invasione dell’Ucraina.
Concludendo, Crosetto ha fatto capire chiaramente che la sua opinione è il risultato di un’analisi obiettiva della situazione geopolitica e che non si lascia intimidire da attacchi esterni, continuando a difendere ciò che considera giusto per l’Italia e per la comunità internazionale.