
Nuovo aggiornamento sul delitto di Garlasco, a quasi 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nella villa di famiglia. A riaccendere i riflettori sul caso sono ancora una volta le gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine della vittima, che hanno annunciato di aver sporto querela per diffamazione tramite i loro avvocati.
La denuncia riguarda alcune recenti pubblicazioni della rivista “Giallo”, che secondo le sorelle Cappa avrebbero diffuso contenuti falsi e diffamatori. I legali delle gemelle, Antonio Marino e Gabriele Casartelli, hanno diffuso una nota ufficiale spiegando motivazioni e destinatari del provvedimento legale.
Nel documento, gli avvocati precisano: “Le sorelle Stefania e Paola Cappa comunicano di aver sporto querela per il reato di diffamazione aggravata contro Albina Perri, direttrice della rivista Giallo, già nota per aver diffuso in passato la falsa notizia attribuita ad entrambe di aver ‘incastrato Alberto Stasi’, notizia poi ripresa senza verifica da numerosi quotidiani nazionali”.

Garlasco, le gemelle Cappa all’attacco
Secondo la ricostruzione fornita dalla difesa, l’ultimo numero della rivista avrebbe aggravato la situazione, riportando frasi e dichiarazioni non solo non verificate, ma anche totalmente destituite di fondamento, come affermano i legali. Si tratta, aggiungono, di presunti contenuti “reperiti online” e privi di “riscontro oggettivo”.

Il riferimento è a conversazioni e presunte dichiarazioni che coinvolgerebbero le sorelle Cappa nelle nuove indagini sul caso Poggi. Ma, sottolineano Marino e Casartelli, non vi sarebbe alcun legame diretto o indiretto con le fonti citate, né utilità informativa concreta.
“In questa vicenda – scrivono gli avvocati – si è in presenza di una macelleria informativa, in cui senza alcuna remora o verifica, e nell’incertezza totale della riconducibilità alle nostre assistite, vengono pubblicate conversazioni che nemmeno può dirsi siano mai avvenute”.

Secondo i legali, l’effetto di questa modalità comunicativa è la diffamazione sistematica delle loro assistite, le quali da anni vengono tirate in ballo in un processo mediatico che non trova riscontro nei fatti giudiziari. La querela intende porre un freno a quella che viene definita una “campagna denigratoria”.
Gli avvocati hanno inoltre annunciato di voler procedere per tutelare la reputazione delle sorelle Cappa anche per altri contenuti diffusi dalla testata. “Rivolgiamo un forte invito all’Ordine dei Giornalisti e alle società editrici – concludono – affinché assumano, ognuno per la propria parte, una posizione netta e definitiva”.
Il caso resta al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria. Le nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi proseguono, ma la famiglia chiede rispetto e rigore, soprattutto nel trattamento delle notizie diffuse a livello nazionale.