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Paura in Italia, bambino corre a zig zag tra le auto in mezzo alla statale. La scoperta shock: “Stava fuggendo”

Pubblicato: 30/07/2025 15:28

Quando si parla di sicurezza stradale, si pensa spesso a incidenti tra veicoli o a norme da rispettare. Ma ci sono situazioni impreviste che richiedono prontezza, sangue freddo e un grande senso di responsabilità. Episodi in cui un gesto tempestivo può davvero fare la differenza tra la vita e la morte. È quanto accaduto in una giornata apparentemente ordinaria, quando l’intervento di una singola persona ha impedito che un dramma si consumasse davanti agli occhi degli automobilisti increduli.

Nel cuore del traffico, la vista di un bambino solo, spaesato, che attraversa a piedi una carreggiata affollata può sembrare un’immagine surreale. Ma è una scena reale, che ha lasciato tutti col fiato sospeso. In pochi attimi, una statale si è trasformata in un luogo di emergenza, dove la prontezza di un uomo ha avuto un ruolo decisivo.

Paura sulla statale

Il fatto è avvenuto lungo la statale 47 della Valsugana, all’altezza di Pergine Valsugana, in provincia di Trento, in prossimità dello svincolo per San Cristoforo, in direzione Padova. Un bambino di 10 anni, che si era allontanato da solo dalla stazione del paese, ha iniziato a camminare in mezzo alla strada, attraversando a zig-zag le corsie della statale, in un tratto a doppia corsia particolarmente trafficato.

Provvidenziale l’intervento di un agente della polizia locale fuori servizio, che stava raggiungendo il comando a bordo del suo scooter. L’uomo, notata la scena, ha fermato il mezzo in mezzo alla carreggiata per bloccare il flusso di veicoli e, con prontezza e coraggio, ha messo in salvo il piccolo.

Il motivo della fuga

Secondo quanto ricostruito, il bambino stava giocando in un parco vicino all’autorimessa della stazione intermodale degli autobus, dove erano presenti anche alcuni cani. Alla vista degli animali, forse spaventato, ha cominciato a correre, allontanandosi dalla madre e sfuggendo al suo controllo. La donna, accortasi dell’improvvisa fuga, ha iniziato a chiedere aiuto ai passanti nella speranza di rintracciarlo. Proprio in quei momenti concitati, il piccolo ha raggiunto la statale, ignaro del pericolo.

L’agente si è posizionato tra il bambino e le auto in arrivo, usando lo scooter come barriera e rallentando la marcia di diversi veicoli. Pochi minuti dopo, è arrivata una pattuglia che ha preso in carico il minore, subito raggiunto dalla madre, accorsa disperata sul posto. La donna ha potuto riabbracciare il figlio, fortunatamente illeso ma visibilmente scosso.

«Ha dimostrato grande coraggio», ha commentato il comandante della polizia locale di Trento e dell’Alta Valsugana, Alberto Adami, in un’intervista al Corriere della Sera. «Il collega non ha esitato un attimo, si è subito messo al servizio di un cittadino in pericolo, rischiando in prima persona. La statale è spesso percorsa anche da mezzi pesanti e mettersi di traverso con un motociclo è un gesto che dimostra grande prontezza e senso civico».

Un’azione che ha evitato una tragedia e che ricorda quanto, in situazioni critiche, possa bastare il coraggio di una sola persona per cambiare il finale.

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