L’alta montagna è da sempre il luogo in cui la bellezza della natura si intreccia con il rischio estremo. Per chi ama spingersi oltre i limiti, affrontare pareti rocciose e altitudini proibitive rappresenta una sfida tanto affascinante quanto pericolosa. Non è raro che proprio questi scenari, così maestosi e imponenti, diventino anche teatro di tragedie improvvise, spesso causate da fenomeni naturali imprevedibili.
Frane, valanghe e condizioni meteorologiche estreme possono trasformare in pochi attimi una scalata in un incubo. Anche i più esperti, dotati di preparazione tecnica e consapevolezza, possono trovarsi di fronte a eventi impossibili da evitare. È quanto accaduto lunedì scorso, durante una spedizione nel cuore del massiccio del Karakorum, in Pakistan, a circa 5.700 metri di altitudine.
Muore a 31 anni: travolta da una frana
A perdere la vita è stata Laura Dahlmeier, 31 anni, ex campionessa olimpica di biathlon, travolta da una frana mentre affrontava un’arrampicata ad alta quota. La conferma è arrivata soltanto a distanza di 48 ore, quando i soccorritori sono riusciti a raggiungere la zona e a recuperare il corpo. Secondo quanto riportato dalla tv pubblica tedesca ZDF, la morte sarebbe avvenuta sul colpo.
Una leggenda del biathlon che aveva scelto la montagna
Dahlmeier aveva deciso di ritirarsi dalle competizioni all’età di 25 anni, quando era ancora al vertice del biathlon mondiale, a causa di alcuni problemi di salute. Dopo aver conquistato due ori olimpici a PyeongChang 2018 (nello sprint e nell’inseguimento), sette titoli mondiali e la Coppa del mondo nel 2017, si era dedicata con passione alla vita in montagna e all’alpinismo.
Il mondo dello sport piange una figura carismatica e amatissima, capace di lasciare un segno indelebile nella storia del biathlon. La sua scomparsa rappresenta una perdita enorme, non solo per i fan, ma per tutti coloro che hanno trovato nella sua storia un esempio di forza, talento e determinazione.