
È l’oro che aspettavi, ma che non osavi neppure sognare. Chiara Pellacani e Matteo Santoro hanno riscritto la storia dei tuffi italiani battendo la coppia cinese e vincendo la finale mondiale del sincro misto da trampolino. Gli azzurri, legatissimi anche fuori dalla vasca, hanno eseguito una gara perfetta chiudendo con 308.13 punti, davanti agli australiani Rousseau-Keeney (307.26) e ai cinesi Chen-Li (305.70).
Mai l’Italia era arrivata così in alto con una coppia nel sincro misto. Prima d’ora, solo le leggende Klaus Dibiasi e Tania Cagnotto erano riuscite a portare un oro mondiale nei tuffi. Ora, accanto a quei nomi storici, si aggiungono quelli di due giovani già simbolo del presente e del futuro degli sport acquatici italiani.
Pellacani e Santoro, già vicecampioni del mondo nel 2024 e vicecampioni d’Europa nel 2025, conquistano così la loro ottava medaglia internazionale nella specialità. Il loro palmarès include ori agli European Games, podi agli Europei di Budapest e Roma, e piazzamenti da urlo ai Mondiali di Fukuoka e Doha.

La loro vittoria arriva al termine di una gara diretta a 19 coppie, con i due azzurri diciassettesimi nell’ordine di salto. Ma il numero 17, stavolta, ha portato fortuna. O forse no: perché “la fortuna siamo noi”, sembra dire la loro performance. Un talento, il loro, che non ha bisogno di coincidenze per brillare.
Chiara Pellacani, 22 anni, romana, è tesserata per MR Sport F.lli Marconi e Fiamme Gialle. Vive e studia negli Stati Uniti, alla University of Miami, dove sta per laurearsi in psicologia, con un master in comunicazione già all’orizzonte. Con 23 medaglie tra Europei e Mondiali, è ormai un pilastro dei tuffi azzurri.
Matteo Santoro, appena 18 anni, anch’egli romano, rappresenta la nuova generazione dei tuffi italiani. Atleta della Marina Militare, è stato allenato da Alice Palmieri e ha già fatto la storia nel 2022 diventando il più giovane medagliato italiano ai Mondiali. Da allora non si è più fermato.

Nel 2024 è diventato vicecampione europeo juniores dai 3 metri a Belgrado e ha vinto il titolo nazionale agli assoluti Unipol di Torino, ricevendo i complimenti di Paolo Barelli e Alberto Cirio. Una carriera in ascesa, costruita con determinazione e spirito di squadra.
Il successo di Pellacani e Santoro è il simbolo di un’Italia che crede nei giovani e nella qualità. Non è solo un oro, ma un messaggio: i tuffi italiani ci sono, e con questa coppia formidabile, continueranno a scrivere nuove pagine di gloria.