
Non ce l’ha fatta l’anziano di 75 anni residente a Grazzanise, in provincia di Caserta, che stamattina era stato ricoverato in rianimazione presso l’ospedale di Caserta per un’infezione da West Nile. L’uomo è deceduto nel pomeriggio, diventando così la quinta vittima del virus in Campania. L’infezione, trasmessa tramite le punture di zanzare, continua a colpire la regione, con un bilancio che purtroppo continua a salire.
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Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca firma un’ordinanza urgente. “Con questa ordinanza si dispone che i sindaci facciano una disinfestazione. Si mettano a disposizione importanti risorse attraverso una delibera di giunta della prossima settimana.”. Oltre un milione di euro saranno messi a disposizione.

Altri decessi e il rischio di un’ulteriore diffusione
Il quarto decesso per il virus era stato confermato la mattina stessa, sempre in provincia di Caserta: si trattava di un uomo di 72 anni di Maddaloni, ricoverato all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano del capoluogo. Questo decesso è il secondo in pochi giorni per la stessa cittadina: un altro uomo, di 80 anni, era morto nei giorni precedenti per complicazioni derivanti dall’infezione, anch’egli ricoverato all’ospedale di Caserta.
Nel complesso, dall’inizio dell’anno, le vittime in Italia salgono a 9, con i decessi registrati prevalentemente in Campania e Lazio, con l’aggiunta di un caso a Novara (un 75enne deceduto il 30 marzo).
Aumento dei casi in Campania e monitoraggio costante
Il numero dei casi positivi continua a crescere. Oggi sono stati registrati altri due ricoveri: un 82enne di Castel Volturno, portato all’ospedale Pellegrini di Napoli, e una donna di 72 anni di San Felice a Cancello, trasferita all’ospedale di Caserta. Questo porta il numero complessivo di pazienti affetti dal virus West Nile a 17 nella sola provincia di Caserta. Inoltre, ieri è stato confermato il decesso di un 68enne di Trentola Ducenta, ricoverato all’ospedale Moscati di Aversa, che aveva gravi patologie pregresse e stava scontando una pena agli arresti domiciliari.
L’Asl di Caserta ha alzato la soglia di attenzione, concentrandosi soprattutto sull’area ad est della provincia, vicina ai confini con il Beneventano e il Napoletano. Sebbene non ci sia ancora un cluster conclamato, le indagini epidemiologiche sono in corso per tracciare i possibili focolai di contagio.
I casi di morte riportano un elemento comune: tutte le vittime erano immunodepresse e già in condizioni di salute compromesse. Le autorità sanitarie sospettano che il contagio possa essere avvenuto all’interno delle abitazioni delle vittime, dove l’esposizione alle zanzare è più alta. I sintomi che hanno caratterizzato le morti comprendono encefalite e febbre alta, segni tipici del virus West Nile.