
Ci sono vite che si raccontano da sole, perché intrecciano forza e delicatezza in ogni loro gesto. Sono esistenze che non cercano riflettori ma li attirano, perché l’impegno quotidiano, se guidato da passione sincera, diventa una forma silenziosa di eroismo. Così era quella di chi, pur costretto su una sedia a rotelle, riusciva a far correre i sogni di centinaia di persone, costruendo attorno a sé una rete di entusiasmo e solidarietà.
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Era facile incontrarlo nei palazzetti, sulle tribune o nei campi da gioco, con il sorriso pronto e la parola giusta per ogni giovane atleta. Aveva fatto dello sport una missione e della disabilità una leva per abbattere barriere, non solo fisiche. Ogni iniziativa, ogni torneo, ogni piccolo traguardo condiviso con gli altri era un mattoncino in quel ponte tra le difficoltà della vita e la voglia di viverla appieno.
Il saluto della Valtrompia a Maurizio Camossi
Il cuore della Valtrompia piange oggi la scomparsa di Maurizio Camossi, conosciuto da tutti come Maury, spentosi a 65 anni. Ragioniere di professione ma guida appassionata per generazioni di sportivi, Maury era il fondatore dell’Associazione sportiva dilettantistica Resto del Maury, un’istituzione presente da oltre trent’anni nel panorama sportivo e sociale della provincia di Brescia.
Afflitto da una malattia neurodegenerativa sin dall’infanzia, aveva saputo trasformare la sua condizione in un motore di inclusione. Il suo impegno, profondamente radicato nel territorio, ha dato vita a una realtà associativa affiliata a Coni, Fipav e Csi, capace di coinvolgere ogni anno più di 100 tesserati nelle più svariate discipline: dalla pallavolo al calcio, dallo sci al motocross. Con il motto “Magica follia di un sorriso”, l’ASD da lui fondata ha promosso una visione di sport accessibile e aperto a tutti.

Una vita dedicata allo sport e alla solidarietà
Il nome di Maurizio Camossi è legato a numerosi riconoscimenti. Nel 2009 ricevette il prestigioso Premio Aib, nell’ambito del Premio Bulloni di Brescia, destinato a chi si distingue per impegno civico e altruismo. Anche il Comune di Sarezzo lo ha voluto onorare con un Faustino di bronzo, a testimonianza del valore umano e sociale del suo operato.
Non era raro vederlo circondato da giovani atleti o coinvolto in manifestazioni sportive amatoriali, come lo storico Torneo di Polpenazze, che ha spesso visto protagonista la squadra Resto del Maury. La sua forza era nell’esempio quotidiano, nell’abilità di far sentire tutti parte di qualcosa di più grande. Chiunque lo abbia incontrato almeno una volta porta con sé il ricordo di una presenza autentica e generosa.

Il dolore di chi resta
Alla notizia della sua scomparsa, il Csi Brescia ha diffuso un commosso messaggio: “Con grande dolore e commozione apprendiamo della scomparsa di Maurizio Maury Camossi, un grande amico del Csi con una enorme passione per lo sport e soprattutto per lo sviluppo sociale collegato ad esso. Una persona buona, dotata di grande generosità, che ha dato veramente tanto a tutti. Non possiamo che dirti grazie. Ciao Maury”.
Parole che confermano quanto profondo fosse il legame tra Maurizio Camossi e la sua comunità. Un uomo che, pur segnato nel corpo, ha saputo toccare l’animo di molti, mostrando come lo sport possa essere veicolo di inclusione, dignità e comunità.
I funerali e l’ultimo saluto
La salma di Maury Camossi è stata composta presso la Casa funeraria In Valle delle onoranze funebri Rambaldini e Gatta, a Sarezzo. Il funerale si terrà sabato 2 agosto alle ore 10.30, nella chiesa parrocchiale del paese. Sarà un momento di raccoglimento collettivo per chi ha condiviso con lui un tratto di strada, nello sport o nella vita.
Il cordoglio si estende oltre i confini geografici della provincia. Dalla Valtrompia al lago di Garda, il nome di Maury continuerà a vivere nei progetti che ha avviato e nelle persone che ha ispirato. La sua eredità morale è un patrimonio da custodire e far crescere, perché le sue idee, quelle sì, continueranno a camminare.