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“Quando dovete chiamare il medico”. West Nile, casi in aumento in Italia: cosa fare

Pubblicato: 31/07/2025 18:52

Allarme West Nile virus in Italia: i casi confermati salgono a 89. Lo rende noto il nuovo bollettino settimanale pubblicato oggi dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). L’aumento è significativo: solo una settimana fa i contagi erano 32. Oggi si registrano 57 nuovi casi e 8 decessi.

Il virus, trasmesso principalmente dalle zanzare, continua a diffondersi rapidamente. I numeri pubblicati dall’ISS confermano la preoccupante accelerazione dei contagi, con un coinvolgimento crescente di diverse regioni italiane, soprattutto nel centro-sud.

Dei 89 casi totali confermati fino al 30 luglio, 40 hanno sviluppato la forma neuro-invasiva, la più grave. Le regioni interessate sono: Piemonte (2 casi), Lombardia (1), Veneto (3), Emilia-Romagna (1), Lazio (23), Campania (10). Questa forma può provocare meningite, encefalite o paralisi.

Altri 46 pazienti hanno presentato solo febbre, con una distribuzione così suddivisa: Lombardia (1), Veneto (5), Lazio (35), Campania (4), Sardegna (1). Inoltre, sono stati segnalati 3 casi asintomatici, di cui due individuati attraverso screening su donatori di sangue (in Veneto e Campania), e uno notificato dalla Campania.

Nel bollettino si fa riferimento anche agli 8 decessi confermati: 1 in Piemonte, 2 nel Lazio e 5 in Campania. L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea l’importanza della sorveglianza epidemiologica per contenere la diffusione del virus e proteggere le categorie più fragili.

Attualmente, il virus è stato rilevato in 31 province italiane, appartenenti a 10 regioni diverse: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna. La presenza così ampia conferma la circolazione attiva del virus in gran parte del territorio nazionale.

Il West Nile virus (Wnv) è una zoonosi trasmessa dalle zanzare, in particolare dalla specie Culex pipiens, molto diffusa in Italia. La maggior parte delle infezioni è asintomatica o si manifesta con sintomi lievi, ma in alcuni casi può evolvere in forme gravi, soprattutto tra anziani e persone immunocompromesse.

Le autorità sanitarie invitano i cittadini a proteggersi dalle punture di zanzara, evitando ristagni d’acqua, usando repellenti e indossando abiti coprenti, soprattutto nelle ore serali. Particolare attenzione è raccomandata a chi vive nelle aree già colpite. “Se la febbre supera i 38°, è opportuno chiamare subito il medico”.

L’ISS continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e aggiornerà settimanalmente i dati attraverso il bollettino nazionale sulla sorveglianza del West Nile virus. Intanto, cresce la preoccupazione per l’estate 2025, che si sta rivelando particolarmente favorevole alla diffusione del virus.

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