Vai al contenuto

“Una strage”. Esplosioni improvvise, oltre 20 morti in Ucraina: tra le vittime anche un bambino

Pubblicato: 01/08/2025 07:14

«Quello che la Russia sta facendo è disgustoso». Non usa mezzi termini Donald Trump nel condannare i nuovi raid su larga scala contro l’Ucraina. L’ex presidente americano, oggi di nuovo candidato alla Casa Bianca, ha aggiunto: «È vergognoso. Imporrò sanzioni, anche se non so se servirà: non credo che a Putin importi».

Il commento arriva mentre da Kiev si alza un nuovo grido di allarme. È di almeno 26 morti e 159 feriti il bilancio dell’attacco lanciato dalla Russia contro Kiev con una raffica di droni e missili nella notte tra mercoledì e giovedì, a opera di quelli che Volodymyr Zelensky ha definito “terroristi russi”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato apertamente di «terrorismo russo», chiedendo all’Occidente un passo drastico: «Serve un cambio di regime a Mosca». Nell’attacco è morto anche un bambino piccolo, rimasto ferito dalle esplosioni e poi deceduto in ospedale.

Nel frattempo, le truppe di Mosca continuano ad avanzare sul fronte orientale. Il ministero della Difesa russo ha annunciato la conquista di Chasiv Yar, cittadina strategica nella regione del Donetsk, dopo oltre un anno di scontri. La sua caduta apre la strada verso Kramatorsk e Slovyansk, città chiave per il controllo del Donbass. Kiev non ha ancora confermato la perdita, ma sul campo la situazione appare critica per le forze ucraine, a corto di uomini e mezzi.

Non è tutto. La crisi ucraina ha riacceso anche gli attriti personali tra Donald Trump e l’ex presidente russo Dmitry Medvedev. Quest’ultimo, oggi vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, aveva definito gli ultimatum americani come “un passo verso la guerra”. La risposta di Trump non si è fatta attendere: «L’ex presidente fallito della Russia deve stare attento a quello che dice. Sta entrando in un territorio molto pericoloso!».

A stretto giro è arrivata la controreplica di Medvedev, via Telegram: «Se le parole di un ex presidente russo provocano una reazione così nervosa nel presidente degli Stati Uniti, allora significa che abbiamo ragione». Poi l’affondo: «Trump si ricordi dei suoi film sugli zombie e della pericolosità della leggendaria **‘mano morta’ sovietica» – un sistema automatico di lancio nucleare in caso di distruzione della leadership russa.

Parlando alla nazione dopo gli attacchi, Zelensky ha sottolineato che uno dei missili ha colpito direttamente un edificio civile nel quartiere di Svyatoshinsky, a Kiev, causando sei morti. Oltre alla capitale, sono state bersagliate anche le regioni di Sumy, Poltava, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e, ancora una volta, Donetsk.

A Kiev si contano più di 300 droni lanciati nella sola notte tra mercoledì e giovedì, oltre a otto missili. Secondo le autorità locali, la pioggia di fuoco ha lasciato dietro di sé devastazione e vittime civili, mentre i soccorritori continuano a scavare tra le macerie. Anche il sindaco Vitali Klitschko ha confermato il bilancio provvisorio, parlando di «attacco deliberato a zone residenziali».

Nel suo messaggio, Zelensky ha lanciato un appello diretto agli alleati: «Spero che tutto ciò che viene dichiarato da America ed Europa venga finalmente realizzato». Parole che sembrano rivolte proprio a Trump, che ha concesso a Mosca dieci giorni per fermare i bombardamenti prima di nuove sanzioni.

Il presidente ucraino ha infine rilanciato la necessità di “confiscare i capitali russi congelati” nei Paesi occidentali, come primo passo concreto verso una strategia che miri a cambiare davvero la rotta del conflitto. Per Zelensky, senza un cambiamento politico a Mosca, la minaccia russa continuerà anche dopo la guerra.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure