Vai al contenuto

Zelensky, arriva il dietrofront: ripristinata l’autonomia dell’Anticorruzione

Pubblicato: 31/07/2025 14:33
ucraina

La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha approvato una nuova legge. Questa legge ripristina l’autonomia dell’agenzia e della procura anticorruzione. È una vittoria importante per la società civile. Dimostra che la pressione popolare può davvero fare la differenza.

I deputati hanno votato in massa. Il testo emendato è passato con 331 voti a favore. Nessuno si è astenuto, nessuno ha votato contro. Questo risultato è andato oltre le previsioni più ottimistiche.

Il dietrofront di Zelensky

Il presidente Zelensky aveva firmato un provvedimento nove giorni fa. Quel decreto aveva tolto autonomia alle agenzie anticorruzione. Voleva mettere le scomode Sapo e Nabu sotto il controllo dei servizi segreti di Kiev. Questo avrebbe trasferito i casi più delicati alla Sbu, i servizi segreti di Kiev. Molti pensavano che fosse una mossa per favorire gli affari illeciti. Gli investigatori hanno scoperto che la corruzione ha radici profonde. Arriva ai massimi livelli del potere. Raggiunge l’Ufficio della presidenza e la guida del governo. La decisione di Zelensky aveva suscitato forti critiche. L’opinione pubblica e l’Unione Europea si erano espresse contro.

Che cosa sono Sapo e Nabu

Sapo e Nabu sono la procura e l’agenzia specializzate nella lotta alla corruzione. Sono nate dopo la rivoluzione di Maidan. Quella rivoluzione aveva cacciato il governo corrotto e filorusso di Yanukovich. L’obiettivo era voltare pagina. Volevano garantire una piena indipendenza dal governo e dalla presidenza. Da quando sono nate nel 2016, hanno indagato molti parlamentari. Ben 71 parlamentari sono finiti sotto inchiesta. Di questi, 42 sono stati indagati dall’inizio della guerra nel 2022. Hanno scoperto una lunga serie di reati. La loro autonomia è cruciale per la democrazia. Permette di combattere la corruzione a tutti i livelli.

Le proteste di piazza

Questa volta gli ucraini hanno detto un forte no. Per la prima volta dall’inizio della guerra, sono scesi in piazza ripetutamente. Hanno protestato a Kiev e in molte altre città. Volevano difendere il sogno della rivoluzione di Maidan. I manifestanti hanno urlato “giù le mani”. Questa pressione è stata inedita. Si è verificata nonostante la legge marziale. La protesta ha raggiunto il culmine con una richiesta precisa. I cittadini volevano il ripristino della trasmissione in diretta. Volevano vedere la seduta parlamentare sul canale YouTube della Rada. Questo non accadeva dall’inizio della legge marziale.

Le proteste hanno avuto un grande impatto. Hanno mostrato la forza della volontà popolare. Hanno messo sotto pressione i parlamentari e il presidente. Il tentativo di non raggiungere la maggioranza è fallito. I malpancisti volevano far saltare la nuova versione della legge. Zelensky aveva ripresentato la legge con il beneplacito di Nabu e Sapo. Questa volta, le agenzie anticorruzione non avevano obiezioni. Se la maggioranza non fosse stata raggiunta, il decreto salvacorrotti sarebbe rimasto in vigore. Zelensky avrebbe potuto lavarsi le mani. Avrebbe scaricato la responsabilità sul parlamento. Ma le telecamere e le proteste hanno evitato tutto questo.

Il ruolo della comunità internazionale

Anche la comunità internazionale ha giocato un ruolo importante. I partner europei hanno espresso critiche e lanciato appelli. Hanno sottolineato l’importanza dell’indipendenza delle agenzie anticorruzione. Nabu e Sapo sono scomode per chi manovra nell’ombra. Ma sono essenziali in una democrazia. L’Ucraina ha un livello di corruzione molto elevato. È fondamentale avere istituzioni forti e indipendenti. Da oggi, Nabu e Sapo tornano a lavorare. Lo faranno in condizioni di completa indipendenza. Questo è un passo cruciale per il futuro del paese.

La restaurazione dell’autonomia delle agenzie anticorruzione è un segnale forte. Indica la volontà di combattere la corruzione. Dimostra che il governo ascolta la voce del popolo. Potrebbe anche influenzare le prossime elezioni. Gli ucraini potrebbero presto tornare alle urne. Eleggeranno sia i parlamentari che il prossimo presidente. La trasparenza e l’integrità saranno temi centrali. La lotta alla corruzione è un pilastro fondamentale. Contribuisce a costruire uno stato di diritto più solido. Aiuta a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. È un percorso difficile, ma necessario.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 31/07/2025 15:34

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure