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Febbre del Nilo, ancora casi: “Pazienti in terapia intensiva”. Cresce la paura

Pubblicato: 01/08/2025 20:51
febbre del nilo

Il virus del Nilo occidentale, noto come West Nile Virus (WNV), sta continuando a diffondersi nel Lazio e in Campania, sollevando preoccupazioni tra le autorità sanitarie e la popolazione. I dati più recenti confermano un aumento significativo dei casi, con un totale di 73 diagnosi positive accertate nel 2025.

Questi numeri sottolineano la necessità di un’attenzione costante e di misure preventive efficaci per contrastare la diffusione di questa malattia. La situazione è particolarmente critica nella provincia di Latina e nel Casertano, ma si stanno registrando nuovi focolai anche in altre aree.

La situazione in Lazio

La provincia di Latina rimane l’epicentro dell’epidemia nel Lazio. Le analisi del laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” hanno confermato dodici nuove positività. Nello specifico, nove persone hanno manifestato sintomi lievi, come la febbre, mentre tre hanno sviluppato la sindrome neurologica, una forma più grave della malattia. I nuovi casi si sono concentrati in diversi comuni, tra cui Aprilia, Cisterna di Latina, Latina, Pontinia, Sezze e Sonnino. Il numero totale di casi monitorati dalla ASL di Latina ha raggiunto quota 69. La ASL Roma 6 e quella di Frosinone hanno rilevato rispettivamente due e un caso. La gravità dell’epidemia è evidenziata dai ricoveri: 19 pazienti si trovano in reparti ordinari, mentre quattro sono in terapia intensiva. Purtroppo, si sono registrati anche tre decessi. Sei persone sono state dimesse e 41 pazienti stanno seguendo le cure a domicilio.

West Nile Italia focolaio

Allarme in Campania

Anche la Campania sta affrontando una recrudescenza del virus. Dopo i casi nel Casertano, dove si sono registrate altre tre positività, il virus si sta diffondendo nella zona di Pomigliano, Nola e Marigliano. Negli ultimi sette giorni, i casi accertati sono stati undici, la maggior parte concentrati in questi tre comuni. Quattro di questi casi sono stati rilevati solo nella giornata di venerdì 1° agosto 2025, un segnale chiaro dell’accelerazione della diffusione. Un caso fuori regione, ma comunque monitorato dalle autorità laziali, è stato registrato proprio nella provincia di Caserta.

La trasmissione del virus

Il virus del Nilo occidentale viene trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare quelle del genere Culex. La trasmissione avviene quando una zanzara si nutre del sangue di un uccello infetto e poi punge un essere umano o un altro mammifero. Il virus non si trasmette direttamente da persona a persona. Tuttavia, in rari casi, può avvenire attraverso trasfusioni di sangue, trapianti di organi o da madre a figlio durante la gravidanza o l’allattamento. Per la maggior parte delle persone infette, i sintomi sono assenti o molto lievi. Tuttavia, una piccola percentuale può sviluppare una malattia più grave che colpisce il sistema nervoso centrale. I sintomi possono includere febbre alta, mal di testa, rigidità del collo, disorientamento e, nei casi più severi, coma o paralisi.

Misure di prevenzione e consigli

Le autorità sanitarie e il ministero della Salute hanno da tempo avviato un piano di sorveglianza integrata, coinvolgendo zanzare, uccelli, equidi e esseri umani. Questo piano prevede una serie di azioni per monitorare l’andamento del virus e adottare misure di contrasto. Per la popolazione, le misure di prevenzione sono fondamentali. Le persone devono evitare l’esposizione alle punture di zanzare, soprattutto all’alba e al tramonto. È consigliabile utilizzare repellenti per insetti, indossare abiti che coprono la pelle esposta e installare zanzariere a porte e finestre. È cruciale anche eliminare i ristagni d’acqua, come quelli nei sottovasi o nei secchi, dove le zanzare si riproducono. Queste semplici azioni possono contribuire significativamente a ridurre il rischio di infezione. La consapevolezza della situazione e l’adozione di comportamenti responsabili da parte di tutti sono elementi chiave per contenere la diffusione del virus.

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