
Ci sono truffe che si consumano in pochi minuti, ma che lasciano segni profondi e incancellabili, soprattutto quando a farne le spese sono persone fragili. I criminali che si muovono con astuzia spesso puntano su vittime indifese, colpendo là dove la fiducia e l’ingenuità lasciano spazio alla manipolazione. In molti casi, a essere prese di mira sono le persone anziane, sole o particolarmente vulnerabili, considerate facili da raggirare.
Gli investigatori si trovano di fronte a reati subdoli, nei quali l’inganno assume forme sempre più sofisticate. Colpi studiati nei minimi dettagli, che spesso vengono messi in atto con una freddezza impressionante. Proprio per questo, smascherare i responsabili e raccogliere prove concrete può risultare difficile, a meno che non entri in gioco qualche elemento chiave in grado di cambiare le sorti delle indagini.
Il colpo da un milione di euro a Bologna
È accaduto a Bologna, lo scorso maggio, dove una donna anziana è stata derubata di gioielli e monili per un valore di un milione di euro. Due uomini, rispettivamente di 40 e 31 anni, sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di aver messo a segno il furto. Secondo quanto ricostruito, i due si sarebbero introdotti nell’abitazione della vittima con uno stratagemma ben orchestrato, riuscendo a guadagnarsi la sua fiducia.
Una volta dentro casa, sono riusciti ad accedere anche al caveau dove la donna custodiva i suoi beni più preziosi. Da lì hanno portato via tutto: anelli, collane, bracciali e altri oggetti di grande valore, lasciando la vittima sconvolta e priva di ogni suo avere.
Le immagini li incastrano
A incastrare i presunti responsabili sono stati i filmati di videosorveglianza, che mostrano chiaramente i due uomini mentre accompagnano la donna all’interno dell’edificio, e poi scappano con la refurtiva in mano. Un elemento determinante, che ha permesso agli investigatori di restringere il cerchio e individuare i colpevoli.
Importante anche la testimonianza dell’anziana, che ha fornito dettagli utili per ricostruire l’intera dinamica. I due uomini si trovano ora in stato di custodia cautelare, mentre gli inquirenti continuano le indagini per verificare se siano coinvolti in altri colpi simili messi a segno nella zona.