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Terribile incendio in un deposito, bruciate decine di auto: pericolo diossine nell’aria

Pubblicato: 01/08/2025 14:06

Negli ultimi anni, gli incendi in depositi e capannoni industriali si sono moltiplicati, spesso con effetti devastanti sia sul piano ambientale che su quello della sicurezza pubblica. Eventi di questo tipo rappresentano una minaccia concreta per la qualità dell’aria, mettendo a rischio la salute dei residenti nelle aree circostanti e comportando complicazioni per la circolazione stradale e ferroviaria.

A rendere particolarmente preoccupanti questi episodi è la combustione incontrollata di materiali plastici, pneumatici, metalli e sostanze chimiche, che può generare emissioni altamente tossiche come diossine, furani e altri composti organici volatili. In questi contesti, il tempestivo intervento delle autorità ambientali e sanitarie risulta cruciale per monitorare l’inquinamento e valutare le ricadute sul territorio.

La dinamica dell’incendio

È quanto accaduto nel pomeriggio di giovedì 31 luglio, quando un incendio ha colpito un deposito giudiziario tra Castellammare di Stabia e Pompei, in provincia di Napoli. Le fiamme, divampate intorno alle ore 15:00, hanno bruciato decine di auto parcheggiate all’interno della struttura. L’intensità del rogo ha spinto le autorità a bloccare per l’intera giornata la linea ferroviaria Napoli-Sorrento della Circumvesuviana, situata a pochi metri dal deposito. In mattinata, il servizio è ripreso regolarmente. Disagi anche sull’autostrada A3 Napoli-Salerno, con la chiusura temporanea del casello Castellammare-Pompei e deviazione obbligatoria sulla strada sorrentina a Gragnano.

Rischio diossine nell’aria

Oltre ai danni materiali, l’attenzione è ora concentrata sul rischio ambientale. L’Arpac, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Campania, ha avviato nella giornata di oggi una serie di controlli per verificare l’eventuale presenza di sostanze tossiche nell’aria. I tecnici del Dipartimento di Napoli sono intervenuti già durante le operazioni di spegnimento, collaborando con i Vigili del fuoco e l’amministrazione comunale di Pompei.

A circa 500 metri dal luogo dell’incendio è stato posizionato un campionatore ad alto flusso, per determinare i livelli di diossine, furani e pcb diossina-simili. Inoltre, nella stessa zona è stato installato un laboratorio mobile capace di rilevare in tempo reale le concentrazioni di ossidi di azoto, monossido di carbonio, polveri sottili, benzene, toluene e xilene.

L’Arpac invita i cittadini a consultare il sito ufficiale arpacampania.it, dove verranno pubblicati i risultati delle analisi non appena disponibili. Le autorità raccomandano prudenza e restano in allerta per eventuali sviluppi legati alla qualità dell’aria e alla sicurezza ambientale.

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