Vai al contenuto

“Non si è tolta la vita”. Liliana Resinovich, il marito Visintin rompe il silenzio: “Ecco la verità”

Pubblicato: 01/08/2025 12:55

A quasi tre anni dalla scomparsa di Liliana Resinovich, il marito Sebastiano Visintin torna a parlare pubblicamente e lo fa con parole ferme e cariche di dolore. In diretta su Morning News, trasmissione di Canale 5, ha ribadito il suo dissenso verso l’ipotesi del suicidio e ha criticato duramente le dichiarazioni di Claudio Sterpin, l’”amico speciale” della moglie. «Quelle parole la sminuiscono. Chiedo solo rispetto per Liliana», ha detto.

Liliana, 63 anni, era scomparsa il 14 dicembre 2021 ed è stata ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022 in un boschetto dell’ex Ospedale Psichiatrico di San Giovanni, a Trieste. Il caso, inizialmente archiviato come suicidio, è stato riaperto nell’autunno del 2023. L’8 settembre prossimo saranno effettuati nuovi accertamenti, e Visintin spera che si faccia finalmente chiarezza. «Spero emerga la verità. Non posso accettare che venga ricordata con superficialità», ha affermato.

Nella stessa intervista, Visintin ha raccontato il dolore quotidiano che vive dalla scomparsa della moglie. «Alcuni giorni crollo, altri riesco a reggermi. In casa tutto parla di lei: vestiti, scarpe, armadi. È una ferita sempre aperta». Ha poi rifiutato fermamente l’idea che Liliana avesse mostrato segnali di crisi: «Non c’erano motivi per togliersi la vita. Vivevamo come una coppia normale, con momenti buoni e difficili, ma uniti».

I legali di Visintin, gli avvocati Alice e Paolo Bibilacqua, hanno richiesto una superperizia medico-legale che metta a confronto le diverse consulenze emerse finora, tra cui quella della dottoressa Cristina Cattaneo. «Troppe incongruenze – hanno detto – che meritano approfondimenti seri». Tra le prove richieste, anche nuove analisi di materiale ferroso all’interno dell’abitazione della coppia.

Visintin, pur non essendo mai stato formalmente incriminato, è stato indagato per la morte della moglie. «È stato devastante, ma sono sereno. Non ho nulla da nascondere», ha dichiarato. Ha anche ribadito di aver fornito un alibi coerente con il giorno della scomparsa: «Liliana uscì di casa come sempre verso le 8. Disse che doveva andare a una visita medica».

Ai microfoni di Morning News, ha anche respinto ogni ipotesi di controllo o gelosia nei confronti della moglie: «Non l’ho mai ostacolata. Sapevo che si sentiva con Sterpin, ma non le ho mai vietato nulla. Il nostro rapporto non era finito, condividevamo ancora la quotidianità».

Il corpo di Liliana fu ritrovato in due sacchi neri, con il volto coperto da sacchetti di plastica e senza evidenti segni di violenza. La zona era già stata ispezionata dopo la scomparsa, il che ha alimentato dubbi e interrogativi sulla dinamica della morte e sulla reale data del decesso. «Tutto quello che chiedo è che si lasci riposare Liliana con dignità», ha concluso Visintin.

Durante la trasmissione, è stato mandato in onda anche un nuovo intervento di Claudio Sterpin, che ha ribadito l’idea di una relazione sentimentale e l’intenzione della donna di lasciare il marito per vivere con lui. «Una donna così non si suicida», ha detto. Visintin ha risposto con sobrietà: «Non voglio commentare. Quando sarà il momento, ci confronteremo. Ora voglio solo proteggere la sua memoria».

Il caso Liliana Resinovich continua ad appassionare l’opinione pubblica. L’8 settembre rappresenta una data chiave per le indagini. Intanto, il marito ribadisce la sua battaglia personale: «Non per difendermi, ma per restituire a Liliana il rispetto che merita. Nessuno può parlare al posto suo».

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2025 14:34

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure