
Dopo un tragico incidente sul lavoro, la casa dell’operaio 53enne Vincenzo Del Grosso è stata svaligiata nella notte tra sabato e domenica scorsi. La vittima era deceduta il giorno precedente dopo essere precipitata da un’impalcatura a Napoli, nel quartiere Arenella.
Un furto in piena notte
Intorno all’1:15, ignoti si sono introdotti nell’abitazione di Del Grosso, che si trova nel quartiere Sanità. I ladri hanno messo tutto a soqquadro, concentrando il loro furto sulle attrezzature da lavoro dell’operaio. Hanno portato via trapani, martelli e altri utensili edili. Le autorità hanno avviato le indagini sull’episodio. Il furto è avvenuto proprio nelle ore successive al funerale dell’uomo.
L’ultimo saluto e le parole del parroco
I funerali di Vincenzo Del Grosso si sono svolti nella chiesa di San Giorgio Maggiore a Forcella. Durante l’omelia, il parroco, don Antonio, ha lanciato un messaggio forte e chiaro. Ha sottolineato come esista “una guerra che non è solo nei telegiornali ma anche nei nostri quartieri”. Il parroco si è riferito in particolare alle morti sul lavoro, ai femminicidi e a tutti quei “lutti che si potevano evitare”. Ha fatto un appello alla comunità. Ha invitato tutti a “non voltarsi dall’altra parte” e a “fare qualcosa, ciascuno nel proprio ruolo, per fermare questa scia di dolore”. La compagna Carmen, i figli e l’ex moglie con la figlia Manila hanno partecipato alla cerimonia. La figlia Manila ha accusato un malore poco prima dell’inizio, ma ha voluto comunque restare fino alla fine.
La tragedia e l’inchiesta in corso
Vincenzo Del Grosso è morto insieme ai colleghi Ciro Pierro e Luigi Romano venerdì 25 agosto. I tre operai sono precipitati a seguito del ribaltamento di un cestello elevatore. Stavano eseguendo dei lavori di ristrutturazione. Le prime indagini hanno rilevato diverse irregolarità. Solo uno dei tre operai, Ciro Pierro, aveva un contratto regolare. Vincenzo Del Grosso e Luigi Romano, invece, non erano inquadrati. Le vittime non indossavano l’imbragatura di sicurezza.
La Procura di Napoli ha notificato quattro avvisi di garanzia. Questi sono indirizzati alle quattro persone coinvolte nell’indagine. L’inchiesta mira a chiarire le responsabilità dietro la tragica morte dei tre operai. Un accertamento cruciale riguarderà i perni e i bulloni usati per fissare la struttura del montacarichi. Le autorità stanno cercando di capire se ci siano state negligenze o difetti strutturali.