
Una nuova scossa di terremoto è stata registrata al largo della costa orientale della Kamchatka, nell’Estremo Oriente russo, alle 5:39 italiane di oggi, giovedì 1° agosto 2025. Secondo i dati diffusi dal sistema di monitoraggio sismico, il sisma ha raggiunto una magnitudo di 6.0, con epicentro in mare aperto, nella stessa zona già colpita ieri da un violentissimo terremoto di magnitudo 8.8.
Scosse in sequenza e timori per l’area
Il nuovo evento sismico conferma l’attività ancora intensa lungo la placca del Pacifico e in particolare nella zona di subduzione al largo della Kamchatka, una delle aree più sismiche del mondo. La scossa odierna si inserisce in una sequenza sismica iniziata nella notte tra il 30 e il 31 luglio, quando il sisma da 8.8 — il più potente in quella regione dal 1952 — ha causato allerta tsunami in numerosi Paesi dell’area del Pacifico, tra cui Giappone, Hawaii, Alaska e Guam, e danni significativi nella stessa Kamchatka, con numerosi feriti.
Epicentro a est della penisola, stessa faglia
Il sisma delle 5:39 italiane (3:39 UTC) è avvenuto offshore, a est della penisola di Kamchatka, in mare aperto, nella stessa area già interessata dall’evento principale. Non si segnalano al momento danni o feriti legati alla nuova scossa, ma le autorità locali hanno invitato la popolazione a restare lontana dalle coste in via precauzionale, temendo repliche ancora più forti o un nuovo rischio tsunami.
Un sistema tettonico ad altissima energia
L’area è situata lungo l’Anello di Fuoco del Pacifico, dove le placche tettoniche si scontrano generando frequentemente terremoti e attività vulcanica. Secondo gli esperti, l’energia liberata dal sisma principale potrebbe aver modificato l’equilibrio di tensione della faglia, rendendo probabile la comparsa di altre scosse significative nei prossimi giorni.
Sono in corso monitoraggi da parte di tutti i principali centri geofisici mondiali. In particolare l’INGV italiano, l’USGS statunitense e l’istituto sismico russo stanno confrontando i dati per valutare eventuali rischi futuri. La popolazione resta in stato di allerta.