
Nonostante le tensioni sociali e geopolitiche che attraversano il Paese, il quadro elettorale italiano si mantiene sostanzialmente stabile. Le priorità degli elettori, pur orientate su temi come l’occupazione, la sicurezza internazionale e le politiche sociali, non sembrano per ora innescare scossoni significativi nelle intenzioni di voto. Una fase che si configura come di attesa e stallo, con un’opinione pubblica ancora ancorata a equilibri consolidati.
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Secondo la Supermedia YouTrend/AGI aggiornata al 1° agosto 2025, il panorama politico italiano continua a ruotare attorno a pochi punti fermi. Il primo tra questi è il predominio di Fratelli d’Italia, che resta saldamente al vertice delle preferenze elettorali con il 29,2% dei consensi. Tuttavia, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni non supera la soglia psicologica del 30%, segnalando un consenso forte ma non in crescita. Un dato che conferma la tenuta del centrodestra, ma che ne evidenzia anche la mancanza di slancio.
Sondaggi politici: il Partito Democratico in difficoltà, cresce il Movimento 5 Stelle

Nel campo dell’opposizione si osservano movimenti più marcati. Il Partito Democratico, pur restando la seconda forza politica, perde ulteriormente terreno e scende al 21,7%, confermando un trend negativo che si è consolidato nel tempo. La leadership di Elly Schlein continua a faticare nel rafforzare un’identità coerente e condivisa all’interno del partito e tra gli elettori.
Sul fronte opposto, il Movimento 5 Stelle interrompe finalmente una lunga fase calante e torna a crescere, risalendo fino al 13,5%. Pur distante ancora dal PD, il partito guidato da Giuseppe Conte sembra riacquisire centralità grazie al recupero di una parte dell’elettorato mobile, deluso da altre proposte politiche e ora pronto a riconsiderare l’opzione pentastellata.

Sondaggi politici: bene AVS e Azione, ma l’impasse resta
Tra i partiti minori si segnala il buon risultato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, che raggiunge il 6,3%, registrando il miglior dato dell’ultimo anno. Una conferma del crescente radicamento nei confronti di un elettorato attento ai temi ambientali, alla giustizia sociale e alla pace. Anche Azione, guidato da Carlo Calenda, mantiene una posizione stabile al 3%, intercettando parte dell’area liberale rimasta orfana di riferimenti politici chiari.
Un equilibrio fragile ma destinato a durare
Nonostante ciò, lo scenario complessivo rimane segnato da un fragile equilibrio. Il centrodestra continua a dominare, forte di una coalizione coesa anche in presenza di tensioni interne, mentre le opposizioni appaiono ancora frammentate e prive di una strategia comune. La somma dei consensi delle forze alternative potrebbe, teoricamente, delineare una maggioranza diversa, ma la realtà mostra un sistema bloccato da alleanze incerte e progetti politici ancora in divenire.