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“Un maestro per tutti”. Addio al campione italiano: il drammatico annuncio è appena arrivato

Pubblicato: 01/08/2025 10:52

Andrea Grisa, 62 anni, è stato una figura storica e amatissima nel panorama dello snowboard italiano. Considerato da molti un vero e proprio guru della tavola, fu tra i primi a credere in questa disciplina quando, agli inizi degli anni Ottanta, cominciava appena a diffondersi in Italia. Nato a Bardonecchia, in alta Valsusa, Andrea si innamorò presto della neve e delle sue discese, trasformando una passione in una missione.

Conosciuto da tutti come “Lisco”, Grisa non si limitò a praticare lo snowboard: ne fu un promotore instancabile, contribuendo a diffondere la cultura di questo sport tra giovani e professionisti. La sua carriera prese una svolta importante quando divenne allenatore della Nazionale italiana, portando il team azzurro alle Olimpiadi di Nagano nel 1998 e a quelle di Salt Lake City nel 2002, ottenendo ottimi risultati.

Il suo impegno culminò con le Olimpiadi invernali di Torino 2006, evento che si svolse proprio sulle nevi di casa, al Melezet. In quell’occasione Grisa fu coinvolto nell’organizzazione delle gare di snowboard e lasciò il segno con la sua competenza e la sua passione. Fu anche l’ultimo grande appuntamento del suo percorso da Commissario Tecnico: dopo Torino, decise di abbandonare l’ambiente agonistico.

Il suo cuore però rimase sulle piste, accanto ai più giovani. Andrea si dedicò all’insegnamento, trasmettendo non solo la tecnica dello snowboard, ma soprattutto il suo spirito libero. Alla Scuola Sci & Snowboard Les Arnauds, Grisa diventò un vero maestro di vita, regalando ai suoi allievi entusiasmo, valori e l’amore per la montagna.

La musica, per lui, era una seconda pelle. Amava suonare la chitarra, spesso portata con sé persino durante le lezioni. Non era raro vederlo sfrecciare sulle piste con la divisa da maestro e lo strumento in spalla. Suonava in diversi gruppi e si esibiva in locali della valle, regalando alla sua comunità momenti di grande umanità e allegria.

Oltre alla neve e alla musica, Andrea nutriva un profondo amore per la bicicletta. Anche in questa disciplina cercava il contatto con la natura, lo sforzo fisico e la libertà. Proprio durante un allenamento in vista della corsa “Eroica”, nel settembre 2024, fu vittima di una caduta che si rivelò gravissima. Da allora, non si è più ripreso.

Dopo lunghi mesi di lotta e sofferenza, Andrea Grisa si è spento circondato dall’affetto dei suoi cari. Lascia la compagna Manuela, il fratello Guido e il nipote Stefano, oltre a un’intera comunità che continua a custodire la sua eredità fatta di sorrisi, impegno e passione.

Anche la FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) ha voluto ricordarlo con un messaggio di cordoglio: «Il Presidente Flavio Roda e tutta la Federazione rivolgono il loro più sentito pensiero alla famiglia per la perdita dell’amico Andrea». Una perdita che lascia un vuoto enorme tra chi ha vissuto lo snowboard come lui: non solo uno sport, ma un modo di essere.

Chi ha conosciuto Andrea Grisa lo ricorderà per sempre come un pioniere autentico, capace di ispirare generazioni con il suo entusiasmo contagioso e la sua voglia di vivere. In montagna, tra le note e sulla tavola, “Lisco” resterà per sempre una leggenda.

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