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Orrore in Italia, medico arrestato: “Ma sono solo ragazzini!”. Era insieme al ‘famoso’ prete

Pubblicato: 02/08/2025 09:31

Una lunga indagine ha portato alla scoperta di un’attività illecita online che coinvolgeva un professionista insospettabile. Le autorità, dopo mesi di lavoro, sono arrivate a individuare l’autore dietro a una rete di scambi digitali proibiti. Le tracce raccolte in rete hanno condotto gli investigatori a un soggetto che per anni aveva operato nel silenzio del web più oscuro, mantenendo una doppia vita.

Il sospetto, secondo gli accertamenti, avrebbe costruito una presenza online sotto falso nome, aggirando i controlli con strumenti di anonimato e frequentando ambienti digitali in cui si condividono contenuti criminali. È proprio lì che gli investigatori lo hanno intercettato, ricostruendo passo dopo passo la sua attività fino all’identificazione.

L’arresto del medico e l’indagine nel dark web

Il protagonista della vicenda è un medico di 40 anni residente a Torino, arrestato dopo un’indagine avviata dalla Polizia Postale con il coordinamento del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online. Le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Torino, dopo aver raccolto prove concrete a carico dell’uomo. Il medico è accusato di produzione e detenzione di materiale pedopornografico, con particolare riferimento a contenuti ottenuti mediante lo sfruttamento di minori.

Le analisi forensi sui dispositivi sequestrati hanno rivelato la presenza di numerosi file compromettenti e la partecipazione a chat su piattaforme illegali del dark web, dove l’uomo operava da almeno dodici anni. Utilizzava uno pseudonimo, ma gli agenti sono riusciti a risalire alla sua reale identità grazie a una complessa operazione digitale. Le indagini, inizialmente avviate dalla Procura di Roma, sono poi passate a Torino, dove è stata effettuata una perquisizione approfondita.

Attività online e contatti con minori

Oltre alla detenzione, le forze dell’ordine contestano all’indagato la produzione di materiale: avrebbe interagito con minorenni in rete, con cui organizzava incontri e scambi di contenuti. Nella vita di tutti i giorni, partecipava ad attività sportive in contesti frequentati da adolescenti, mantenendo sempre un profilo apparentemente normale.

Secondo quanto ricostruito, il medico sarebbe stato anche in contatto con un sacerdote della provincia di Brescia, arrestato a maggio per reati simili. I due avevano creato un gruppo privato italiano legato a contenuti illeciti. Entrambi ora dovranno affrontare un processo per chiarire le rispettive responsabilità.

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