
Il fascino del volo, la sensazione di librarsi in aria sospesi tra cielo e montagna, rappresenta per molti una forma di libertà assoluta. Il parapendio, con il suo silenzio interrotto solo dal fruscio dell’aria, è tra le esperienze più ambite da chi cerca il contatto diretto con la natura e l’adrenalina del rischio calcolato. Ma anche in una giornata apparentemente perfetta, quando tutto sembra sotto controllo, l’imprevisto può trasformare un momento di gioia in tragedia.
Chi sceglie di praticare sport aerei è spesso consapevole dei margini di pericolo insiti nella disciplina. Dalla preparazione tecnica alla conoscenza delle condizioni atmosferiche, ogni dettaglio può fare la differenza. Tuttavia, incidenti improvvisi continuano a colpire anche appassionati esperti o giovani in fase di crescita. E ogni episodio riapre interrogativi su come migliorare la sicurezza in volo, soprattutto in zone montane.
Muore una pilota a Chamois, aveva 24 anni
È accaduto nella giornata di sabato 3 agosto a Chamois, in provincia di Aosta, dove una giovane piemontese di 24 anni, residente a Strambino (Torino), ha perso la vita durante un volo in parapendio. La ragazza aveva raggiunto il Col de Falinère, a 2.500 metri di quota, utilizzando la seggiovia, per poi decollare da un prato adibito ai lanci. Ma poco dopo essersi alzata in volo, qualcosa è andato storto.
La giovane è precipitata al suolo da diversi metri d’altezza, senza possibilità di salvarsi. L’intervento dell’elicottero della Protezione civile è stato immediato, ma al loro arrivo i soccorritori hanno potuto solo constatare il decesso. La salma è stata trasferita all’ospedale di Aosta, mentre sulla dinamica dell’incidente sono in corso indagini da parte della guardia di finanza, che dovrà determinare le cause esatte della caduta.
Altro incidente nella stessa giornata: un ferito a Cavallaria
Nel corso della stessa giornata, un secondo incidente ha richiesto l’intervento del Soccorso alpino valdostano, questa volta nella zona di Cavallaria, tra Piemonte e Valle d’Aosta. Anche qui si è trattato di una caduta con il parapendio, ma in questo caso il pilota è stato ritrovato ferito e trasportato in ospedale. Le sue condizioni, fortunatamente, non destano particolare preoccupazione.
Questi due episodi, accaduti a poche ore di distanza l’uno dall’altro, sollevano interrogativi sulla gestione dei voli nelle aree di alta quota e su quanto sia fondamentale continuare a investire in formazione, controlli tecnici e monitoraggio meteorologico, elementi essenziali per ridurre il rischio di tragedie come quella che ha colpito una giovane vita in pieno volo.