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“Com’è morto mio fratello”. Il dramma del cantante italiano e la rivelazione, piena di dolore

Pubblicato: 03/08/2025 11:42

Jesto, il fratello svela la verità sulla morte – Il mondo del rap italiano è stato travolto da una notizia che nessuno si aspettava: Jesto, nome d’arte di Justin Rosati, è scomparso improvvisamente a 41 anni per un infarto mentre si trovava al ristorante. A chiarire le cause del decesso, fugando ogni voce poco attendibile, è stato il fratello Taiyo “Hyst” Yamanouchi con un post toccante su Instagram. «Un colpo al cuore, del tutto inaspettato», scrive Hyst, sottolineando come Jesto fosse in perfetta forma fisica, con uno stile di vita sano, attento all’alimentazione e dedicato al lavoro creativo e alla lettura. Nessun segnale, nessun allarme: solo un silenzio improvviso che ha lasciato senza parole amici, fan e colleghi.

La notizia si è diffusa rapidamente, ma il dolore della famiglia è stato aggravato da speculazioni e informazioni non verificate. Hyst ha deciso di fare chiarezza, scegliendo la trasparenza e il rispetto verso la memoria del fratello.

Un dolore che merita rispetto

Nel suo messaggio, Taiyo si è mostrato diretto e sincero: «Vorrei evitare speculazioni. La causa della morte è stata un colpo al cuore, totalmente imprevedibile, soprattutto considerando la cura con cui viveva. Era pienamente attivo, lanciato verso nuovi progetti meravigliosi». Hyst ha spiegato anche il motivo del silenzio iniziale: «Ho tardato a rendere pubblica la notizia perché volevo essere certo delle informazioni. Purtroppo, sulla base di voci non confermate dalla famiglia, altri hanno ritenuto di poter anticipare la comunicazione. Alcuni, addirittura, hanno aggiunto dettagli non veritieri». Un messaggio che chiede rispetto e attenzione, soprattutto nei momenti di dolore.

Il desiderio di verità e il rifiuto delle speculazioni diventano il filo conduttore di questa storia, portando il dibattito anche oltre la musica.

Frecciatina social: Hyst contro Fedez

Nel suo lungo post, Hyst non risparmia una frecciata a Fedez, accusato di aver annunciato la morte di Jesto prima ancora che la famiglia potesse farlo. Un gesto considerato fuori luogo, nonostante i toni affettuosi del messaggio: «Pur tenendo conto del tono rispettoso dell’esternazione, so che non c’era bisogno di essere il primo a tutti i costi», scrive Hyst. E aggiunge: «Chiunque poteva vedere che non era stata ancora diffusa una comunicazione ufficiale. Altri hanno rilanciato, inventando collegamenti surreali. Vi prego: tenete conto solo di ciò che arriva da me, in accordo con i suoi veri amici e collaboratori». Parole forti, non per alimentare polemiche, ma per difendere la memoria di un artista che ha sempre scelto la riservatezza.

La richiesta è chiara: basta con le fake news e le anticipazioni. Il rispetto viene prima di tutto, soprattutto quando si tratta di un dolore così grande.

Storia di una famiglia tra musica e cultura

Taiyo Yamanouchi, conosciuto come Hyst, è legato a Jesto da un doppio filo: sono fratelli da parte di madre e sono stati anche compagni di palco. Figli della giornalista e speaker Teresa Piazza e dell’attore giapponese Hal Yamanouchi, hanno condiviso non solo famiglia ma anche una profonda affinità artistica. Per Hyst, la perdita di Jesto è un dolore che si vive sia come fratello che come artista e amico.

Il legame familiare e musicale diventa così il vero cuore di questa storia, unendo pubblico e privato in un racconto che tocca tutti.

Il post su Instagram che ha commosso tutti

Il post di Hyst su Instagram è diventato in poche ore un punto di riferimento per chi ha voluto davvero capire cosa sia successo. Un messaggio autentico, senza filtri, che invita a rispettare il dolore della famiglia e a non cedere al sensazionalismo.

Il mondo del rap piange Jesto

La scomparsa di Jesto ha lasciato il mondo della musica italiana sotto shock. Colleghi, amici e fan si sono uniti nel ricordo, tra incredulità e commozione. Fedez, nella story che ha sollevato la polemica, ha scritto: «Un punto di riferimento per il movimento, in un’epoca in cui si rappava solo per la fotta e la passione». Rancore lo ha salutato con parole sentite: «Justin era un fratello per me, e queste parole non bastano a contenerlo». E la lista di chi ha voluto lasciare un pensiero è lunghissima: Piotta, Fred De Palma, Clementino, Willy Peyote, Olly, Nerone, Ghemon, Mecna. I messaggi, soprattutto sotto il post di Hyst, sono stati un fiume di affetto e nostalgia. Hyst ha scelto di chiudere con una frase che resterà: «Il corpo cede, l’anima continua». Parole che sono già diventate il mantra di chi ha amato Jesto e la sua anima creativa e inquieta.

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