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Si frattura il femore ma non c’è l’ambulanza, il giornalista italiano portato in ospedale così: “Situazione assurda”

Pubblicato: 03/08/2025 15:30

In certe situazioni di emergenza, l’efficienza dei soccorsi può fare la differenza tra un intervento tempestivo e una sofferenza evitabile. Quando questa efficienza viene meno, è la realtà stessa a diventare paradossale, trasformando l’ordinario in assurdo. Le isole minori italiane, soprattutto d’estate, si riempiono di turisti e abitanti temporanei, ma i loro servizi sanitari rimangono spesso inadeguati e sottodimensionati.

È proprio in questi contesti che emergono le falle sistemiche di una sanità che sembra dimenticarsi delle periferie geografiche. Senza mezzi adeguati, senza comunicazioni efficaci e con una burocrazia che si muove troppo lentamente, anche un infortunio può trasformarsi in un’odissea. Un episodio accaduto nei giorni scorsi ha messo in luce in modo drammatico tutto questo.

A Stromboli cade e si rompe il femore, ma l’unica ambulanza è guasta

A vivere questa disavventura è stato il giornalista Francesco Viviano, storico inviato e reporter, che si trovava a Stromboli, in provincia di Messina, da alcuni giorni. Dopo una caduta, si è fratturato il femore e ha avuto bisogno di essere trasferito al più presto sulla terraferma. Tuttavia, sull’isola non era disponibile alcuna ambulanza: l’unico mezzo in dotazione risulta fuori uso da mesi, nonostante il costante afflusso turistico e le numerose segnalazioni.

A soccorrerlo è stata la dottoressa della guardia medica dell’isola, che, dopo numerose telefonate, è riuscita a trovare una soluzione di fortuna: un muratore del posto ha messo a disposizione la sua motoape, usata per accompagnare Viviano all’elipista. «Mi hanno assistito due muratori marocchini – ha raccontato – e alla fine sono riuscito a salire sull’elisoccorso diretto all’ospedale Papardo di Messina».

Al Papardo quattro ore di attesa, poi il trasferimento al Policlinico

Una volta giunto all’ospedale Papardo, però, il calvario non era finito. Viviano è stato lasciato in barella per oltre quattro ore, senza ricevere attenzione né informazioni. «Alla fine ho chiesto a un medico cosa stesse succedendo. Mi ha risposto che il reparto di ortopedia era chiuso per ferie, ma nessuno lo aveva comunicato né alla guardia medica né al personale dell’elisoccorso», ha spiegato.

Solo dopo quell’attesa, è stato trasferito al Policlinico di Messina, dove il trattamento è stato completamente diverso: triage immediato, esami rapidi e intervento chirurgico effettuato il giorno dopo, con esito positivo.

L’appello del giornalista: «Presidente Schifani, venga a vedere la sanità delle isole»

Viviano ha concluso il suo sfogo con un appello diretto al presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, chiedendo interventi urgenti per migliorare l’assistenza sanitaria nelle isole minori: «A Stromboli non c’è un’ambulanza e credo che nessuno glielo abbia detto. Faccia dei blitz negli ospedali, venga a vedere con i suoi occhi cosa accade d’estate in queste realtà dimenticate». Una denuncia forte, che mette in luce un problema non più rinviabile.

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