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Dramma in casa del politico italiano: “Li hanno presi”, panico in pieno giorno

Pubblicato: 04/08/2025 12:14

È bastato un momento di quiete pomeridiana e una finestra dimenticata aperta per permettere a dei ladri di introdursi senza difficoltà in una villa storica immersa tra le colline. Un gesto rapido e silenzioso, avvenuto in pieno giorno, che ha lasciato la residenza completamente a soqquadro e ha riacceso l’attenzione sulla sicurezza domestica anche per chi si trova sotto custodia.

L’episodio ha coinvolto una figura nota del panorama politico ed economico italiano, che da tempo si trova a scontare una pena ai domiciliari nella sua abitazione. Il furto ha un sapore diverso dal consueto: non solo per il valore degli oggetti rubati, ma per il fatto che i ladri si sono mossi indisturbati mentre il proprietario dormiva al piano di sopra, completamente ignaro di quanto stava accadendo.

L’ex senatore Denis Verdini intercettato dai cronisti nei pressi del Senato, a due passi dalla riunione del leader leghista Matteo Salvini con il gruppo al Senato, Roma, 20 agosto 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

Il colpo a Villa Montartino

La scena si è consumata a Firenze, nella zona collinare di Pian dei Giullari, dove si trova Villa Montartino, residenza dell’ex senatore Denis Verdini. Il politico si trovava nella sua abitazione, attualmente luogo di detenzione domiciliare, quando si è addormentato nel primo pomeriggio. A quanto risulta, aveva lasciato una finestra aperta: proprio da lì, secondo le prime ipotesi, sarebbero entrati i malviventi.

Quando si è svegliato, ha trovato la casa sottosopra. Diversi oggetti di valore erano spariti, tra cui orologi di pregio e articoli di lusso. L’entità del furto è ancora da quantificare con precisione, ma pare si tratti di un bottino rilevante. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione del Galluzzo, che hanno avviato i rilievi e raccolto la denuncia.

Non è la prima volta che la villa viene presa di mira. Già nel 2019 la residenza era stata svaligiata in assenza dei proprietari. Questa volta, però, l’effrazione è avvenuta con Verdini all’interno della casa, rendendo l’episodio ancor più preoccupante. I militari stanno ora lavorando per chiarire se si sia trattato di un furto pianificato da chi conosceva le abitudini del proprietario o se i ladri abbiano colpito casualmente approfittando della vulnerabilità dell’ingresso.

Nel frattempo, sul fronte giudiziario, Verdini resta al centro di altre vicende. Oltre a scontare una condanna per reati finanziari legati alla gestione del Credito Cooperativo Fiorentino, è atteso in aula a ottobre per rispondere di presunte violazioni delle condizioni di detenzione domiciliare: secondo le accuse, avrebbe partecipato a cene e incontri non autorizzati durante permessi medici.

Ipotesi e sviluppi

Gli investigatori stanno esaminando eventuali filmati di videosorveglianza delle ville circostanti e analizzando ogni dettaglio utile a identificare i responsabili. Restano ancora molti interrogativi: i ladri sapevano della presenza dell’ex parlamentare o hanno agito per opportunità? La finestra aperta è stata una semplice dimenticanza o un elemento noto a chi ha organizzato il furto?

Il caso resta aperto, ma il colpo ha riportato l’attenzione su sicurezza, privacy e sorveglianza anche in contesti di misura cautelare.

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