
Il Volo e la magia di Agrigento al centro di una tempesta social che non accenna a placarsi. La serata “Il Volo – Natale ad Agrigento”, andata in scena il 31 agosto e il 1° settembre 2024, ha fatto il pieno di emozioni, ma anche di polemiche. La richiesta, decisamente fuori stagione, di indossare abiti invernali non era bastata a spegnere le perplessità: ora si parla di gestione dei biglietti e costi da capogiro. E la rete si divide.
Tutto parte da un post infuocato di Davide Faraone, deputato di Italia Viva, che definisce l’intera vicenda “una storia che fa venire la nausea”. L’evento, pensato per brillare sugli schermi Mediaset a dicembre, avrebbe avuto un costo pubblico di oltre 1,2 milioni di euro. “Sì, avete letto bene. Oltre un milione di euro per un’operazione confezionata su misura per la TV, pagata profumatamente anche all’emittente stessa”, tuona Faraone sui social.
Dietro le quinte: polemiche e numeri che fanno discutere
La polemica si accende anche sulla beneficenza. Secondo Faraone, con 80 euro a biglietto e 300 posti per serata, il ricavato atteso doveva sfiorare i 96.000 euro. Ma la realtà, dice lui, è ben diversa: l’incasso sarebbe stato poco più di 42.000 euro. “Cos’è successo agli altri soldi? Semplice: metà platea non ha pagato. Posti regalati ad autorità, amici, amici degli amici”.

L’accusa è pesante: “Proprio quelli che, potendo, avrebbero dovuto dare di più, non di meno”, aggiunge Faraone. E ricorda le promesse di trasparenza fatte dal presidente della Regione Renato Schifani e dal sindaco di Agrigento Francesco Micciché: “E dire che, all’epoca, giurarono solennemente: ‘Niente favoritismi’”. Intanto, il trio Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble resta in silenzio, mentre il dibattito monta tra social e opinione pubblica.
La replica: organizzatori sotto i riflettori

A difendere l’evento ci pensa Roberto Sciarratta, direttore del Parco Archeologico della Valle dei Templi: “I dati diffusi da esponenti politici a vario titolo sono totalmente inventati, frutto di un calcolo che non tiene conto della realtà dei fatti”. Sciarratta svela i numeri: 1.082 biglietti venduti, di cui 772 a 80 euro e 250 a 5 euro riservati al fan club, per un incasso totale di 63.010 euro e un netto di 42.239 euro.

Ma non è tutto. Sciarratta promette che la somma destinata alla beneficenza potrà crescere nelle prossime settimane, grazie a nuove donazioni da parte delle società coinvolte. E precisa: i biglietti omaggio sarebbero stati solo 60, inclusi quelli per persone con disabilità. “Spiace non solo la diffusione delle notizie gravemente diffamatorie ma soprattutto il tentativo di sporcare un grande evento che ha dato e continua a dare enorme visibilità mondiale ad Agrigento e contribuirà anche a dare aiuto a tante famiglie”.
Social in rivolta: reazioni e commenti online

Sui social il dibattito è incandescente. Il tweet di Faraone, con tanto di dettagli e cifre, ha fatto il giro della rete. C’è chi si indigna, chi difende a spada tratta il trio e chi, invece, si interroga sul futuro degli eventi pubblici in Italia. Una cosa è certa: il concerto de Il Volo ad Agrigento resterà nella memoria non solo per la musica, ma per un’ondata di discussioni che ha coinvolto tutti.
Leggete questa storia e trattenete il senso di nausea.
— Davide Faraone (@davidefaraone) August 1, 2025
Ruota attorno a due concerti de Il Volo, inseriti nelle celebrazioni per Agrigento Capitale della Cultura 2025.
L’evento, tenutosi il 31 agosto e il 1° settembre dello scorso anno, portava un titolo surreale: “Il Volo -… pic.twitter.com/CPe1cM89LF
Tra accuse, smentite e numeri che non convincono tutti, la questione resta aperta. Ma una cosa è certa: dietro ogni grande evento c’è sempre un retroscena che vale la pena raccontare. E voi, da che parte state?