
Una manifestazione all’insegna della convivialità e del cibo etnico si è trasformata in un’emergenza sanitaria. I numeri crescono e il bilancio delle persone coinvolte continua ad aggravarsi, facendo salire il livello di attenzione delle autorità sanitarie. Le ipotesi degli esperti si concentrano su un possibile alimento contaminato che potrebbe aver causato un’intossicazione potenzialmente molto pericolosa.
La situazione si è aggravata nelle ultime ore con l’arrivo di nuovi pazienti in ospedale. I sintomi accusati rientrano nel quadro tipico di una tossinfezione da Clostridium botulinum, il batterio responsabile del botulismo, una patologia rara ma grave che colpisce il sistema nervoso.
Le indagini si concentrano sul guacamole servito a Monserrato
L’episodio ha avuto origine in seguito a una fiera di street food, tenutasi tra il 22 e il 25 luglio a Monserrato, in provincia di Cagliari. A scatenare i primi sospetti è stata una salsa guacamole servita in uno degli stand presenti durante l’evento, utilizzata per accompagnare i tacos.
Le autorità sanitarie ipotizzano che il prodotto potenzialmente contaminato sia una polpa di avocado preconfezionata di origine industriale, utilizzata nella preparazione della salsa. Il condimento in questione potrebbe aver favorito la proliferazione della tossina botulinica, nota per svilupparsi in ambienti anaerobici e poco acidi.
Tra i casi più delicati c’è quello di un bambino di 11 anni, ricoverato in condizioni molto gravi al Policlinico Gemelli di Roma. Il piccolo, intubato e sedato, si trova nel reparto di terapia intensiva pediatrica. La prognosi resta riservata. Anche una ragazzina di 14 anni è stata colpita in modo severo.

Scatta il richiamo del Ministero per la polpa di avocado
In seguito agli accertamenti preliminari, il Ministero della Salute ha avviato un richiamo ufficiale per un prodotto specifico: si tratta della Polpa di Avocado Metro Chef, confezionata in buste da un chilogrammo e destinata al canale della ristorazione professionale. Il prodotto, di origine olandese, è commercializzato in Italia dall’azienda Salud Food Group Europe attraverso i punti vendita Metro Cash & Carry.
La raccomandazione rivolta agli operatori del settore alimentare è chiara: chiunque abbia acquistato il lotto indicato deve evitare assolutamente di utilizzarlo e restituirlo immediatamente al rivenditore. Sono in corso esami approfonditi di laboratorio per verificare la presenza della tossina e per ricostruire l’intera filiera della distribuzione.
Analisi e controlli proseguono
Le autorità sanitarie, in collaborazione con i NAS e i servizi di igiene pubblica, stanno eseguendo ulteriori ispezioni e prelievi per evitare nuovi casi. Intanto, gli esperti ribadiscono quanto sia importante gestire in modo corretto alimenti a rischio, come i prodotti vegetali sottovuoto, che se conservati male possono diventare veicolo di contaminazioni pericolose.