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Lutto nel cinema, il ruolo in quella serie iconica e poi la malattia devastante. Addio!

Pubblicato: 04/08/2025 07:17

Il mondo dello spettacolo saluta una delle figure più versatili e rispettate della regia tra grande e piccolo schermo. Dopo una lunga battaglia con una grave malattia, si è spento a 77 anni uno dei nomi che hanno lasciato un’impronta decisa su cinema e televisione, specialmente negli anni ’80 e ’90. Il regista si è distinto per la sua capacità di raccontare storie forti, spesso legate a tematiche sociali e morali, lavorando con attori del calibro di Jodie Foster e dirigendo alcuni degli episodi più amati di celebri serie televisive.

La notizia della sua morte è stata confermata dalla figlia, che ha precisato che la causa è stata un tumore epatico in stadio avanzato. La scomparsa è avvenuta venerdì scorso a Los Angeles.

Una carriera iniziata presto tra teatro, cinema e TV

Nato a Parigi ma cresciuto tra Los Angeles e New York, Jonathan Kaplan proveniva da una famiglia profondamente legata all’ambiente artistico. Suo padre, Sol Kaplan, era un noto compositore di colonne sonore per il cinema, mentre la madre, Frances Heflin, era attrice. Da bambino iniziò a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo recitando a teatro e persino a Broadway.

Dopo essersi laureato presso l’Università di Chicago, si trasferì alla New York University per specializzarsi in cinema. Tra i suoi insegnanti c’era anche Martin Scorsese, che lo incoraggiò a sviluppare uno stile personale. Proprio in quegli anni realizzò il cortometraggio “Stanley”, che gli valse numerosi riconoscimenti in ambito accademico e gli aprì le porte a una carriera nella regia.

Il successo cinematografico e il trionfo con Jodie Foster

Il film che lo consacrò definitivamente fu “Sotto accusa” (The Accused) del 1988. La pellicola affrontava il delicato tema della violenza sessuale e ottenne ampio consenso di critica e pubblico. Fu proprio con questo film che Jodie Foster vinse il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista, regalando al regista una fama internazionale e consacrandolo come autore attento a tematiche forti e complesse.

Negli anni successivi, la sua carriera si orientò sempre più verso la televisione, dove firmò episodi per alcune delle serie più seguite del panorama statunitense. Tra le più importanti figurano Law & Order: Unità SpecialeSenza tracciaBrothers & Sisters, ma soprattutto E.R. – Medici in prima linea, per la quale diresse oltre 50 episodi e fu anche produttore esecutivo. Il suo contributo alla serie ospedaliera fu tale da meritargli cinque nomination agli Emmy tra il 1997 e il 2005.

Kaplan lascia un’eredità fatta di impegno, talento e uno sguardo lucido sulle complessità umane. Un autore che, pur senza mai cercare i riflettori, ha segnato in profondità la storia recente dell’audiovisivo.

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