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Monica crede di avere mal di gola, poi la terribile scoperta: muore così

Pubblicato: 04/08/2025 12:09

Quando i piccoli segnali non vanno mai ignorati. Monica Favaro pensava fosse solo un mal di gola, uno di quei fastidi che arrivano con il cambio di stagione. Ma dietro quel sintomo comune si nascondeva una realtà molto più seria e dolorosa. In pochi mesi, la sua quotidianità è cambiata radicalmente, tra visite mediche improvvise e paure crescenti che hanno scosso la vita di tutta la famiglia.

Le giornate di Monica, piene di abitudini e piccoli momenti felici, sono diventate improvvisamente brevi e incerte. Ogni gesto ha assunto un significato nuovo, mentre la speranza di tornare alla normalità si scontrava con la realtà di una diagnosi sempre più difficile da accettare.

Quando un sintomo comune si trasforma in allarme

Due mesi e mezzo prima, Monica si era affidata al suo medico pensando di dover curare solo un disturbo passeggero. “Pensavamo fosse solo un’afta”, racconta il figlio Lorenzo, ancora visibilmente provato. Ma la situazione è precipitata: una diagnosi tardiva, un’operazione urgente e infine il ricovero. Monica ha affrontato tutto con grande dignità, cercando di proteggere i suoi cari dal peso della sofferenza.

La diagnosi è arrivata come uno shock: un carcinoma al quarto stadio, inoperabile. Un male aggressivo che ha tolto il futuro a una donna piena di vita, lasciando la sua famiglia a fare i conti con una perdita improvvisa e dolorosa.

Il valore della prevenzione: ascoltare i segnali del corpo

Monica Favaro, 63 anni, si è spenta venerdì scorso dopo una battaglia intensa e rapida contro una malattia che non le ha lasciato scampo. Il 9 luglio aveva subito un intervento salvavita, ma la sua situazione clinica era già molto grave. “Mamma era forte, non lo dava a vedere, ma credo avesse paura”, ricorda Lorenzo. Un dolore che si è fatto sentire soprattutto nei giorni trascorsi in ospedale.

Questa storia ci ricorda quanto sia fondamentale ascoltare il proprio corpo e non trascurare segnali che, per quanto comuni, potrebbero nascondere qualcosa di più serio. Monica non voleva che i suoi nipoti la vedessero soffrire, ma ha affrontato la malattia con coraggio e dignità.

La passione per il lavoro e l’impegno sociale

Collaboratrice scolastica apprezzata e amata, Monica era pronta a riprendere il suo posto nelle scuole elementari “Dante Alighieri” di Mogliano, dove lavorava da dieci anni. Dopo gli studi aveva seguito un percorso professionale che l’aveva portata da Frescada a Preganziol, fino a Mogliano. Il suo desiderio era raggiungere la pensione dopo aver dedicato tutta la vita ai bambini.

“Amava il suo lavoro”, ricorda Lorenzo. “Era un po’ stanca, ma felice di poter continuare”. Monica si dedicava anche al volontariato con “Gli amici della Zizzi”, aiutando i bambini orfani in Toscana. La sua era una missione silenziosa, fatta di piccoli gesti e una presenza costante per chi aveva bisogno.

La famiglia, il centro della sua vita

Leonardo e Mattia, rispettivamente di 4 e 1 anno, erano il suo orgoglio. Monica portava sempre con sé le loro foto e le mostrava a tutti con fierezza, anche nei momenti più difficili in ospedale. “Diceva sempre: ‘Questi sono i miei adorati nipoti’”, aggiunge Lorenzo con emozione.

A chi l’ha conosciuta, Monica resterà nel cuore come una donna solare, generosa e forte. “Per me era una mamma, ma anche un’amica”, conclude Lorenzo. La sua capacità di regalare un sorriso anche nei momenti più bui è il ricordo più prezioso che lascia alla famiglia e agli amici.

L’ultimo abbraccio della comunità

L’ultimo saluto a Monica Favaro si terrà giovedì alle 10.30 presso la chiesa Sacro Cuore di Gesù a Mogliano. La comunità, sconvolta da questa perdita improvvisa, si stringerà attorno a familiari e amici per ricordare una donna che ha saputo dare tanto, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare.

La storia di Monica ci invita a non trascurare mai i segnali che il nostro corpo ci manda e a prenderci cura di noi stessi e degli altri, ogni giorno. Un invito a vivere con attenzione, ascoltando e dedicando tempo a ciò che conta davvero.

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