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“Salta tutto”. L’intervento di Mattarella blocca il governo: cosa sta succedendo

Pubblicato: 04/08/2025 22:02

Dopo i rilievi formali del Quirinale sul decreto legge Sport, il governo è corso ai ripari. Nella giornata di oggi, l’esecutivo ha annunciato modifiche sostanziali al testo, a partire dallo stralcio dell’articolo relativo alla società Sport e Salute, che aveva suscitato perplessità da parte del presidente della Repubblica. “Faremo delle modifiche in Aula”, ha confermato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, uscendo dalla commissione Bilancio del Senato.

La Commissione ha dato il via libera all’emendamento del relatore Andrea Paganella per cancellare due disposizioni dell’articolo 11. Le norme riguardavano l’istituzione di una commissione indipendente per la verifica dei conti delle federazioni sportive professionistiche, in primis calcio e basket. Al momento del voto, le opposizioni hanno abbandonato l’Aula, in segno di protesta contro la gestione dei lavori da parte della maggioranza.

Le modifiche non si sono fermate qui. È stato rimosso anche l’articolo 9 quater, introdotto durante l’esame del provvedimento alla Camera. La norma prevedeva che, in presenza di contributi statali superiori a 5 milioni di euro, fosse Sport e Salute Spa, su indicazione del governo, a occuparsi della gestione e dell’organizzazione di eventi sportivi di rilevanza nazionale o internazionale.

Quella disposizione aveva sollevato perplessità costituzionali, legate all’eccessivo potere attribuito all’esecutivo in ambito sportivo, potenzialmente in contrasto con l’autonomia delle federazioni. Lo stralcio è stato condiviso da governo e maggioranza per evitare un eventuale rinvio del provvedimento da parte del presidente della Repubblica.

Sul punto è intervenuto anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha chiarito di aver lasciato spazio alla mediazione politica: “Per quanto mi riguarda ho fatto un passo di lato. Ora è la commissione, con il supporto del governo, a dialogare con il Quirinale”. E ha aggiunto: “Se si procede con le correzioni, evidentemente il rischio di rinvio viene meno”.

Dura la reazione delle opposizioni, che parlano di pasticcio legislativo e di tentativi di controllo politico sullo sport. La capogruppo di Italia Viva al Senato, Raffaella Paita, ha commentato: “Pasticci su pasticci. Sono dilettanti allo sbaraglio”.

Non meno critico il senatore del Pd Francesco Verducci, che ha attaccato in Aula: “Basta con la mortificazione del Parlamento. Si sta tentando di imporre un commissariamento dello sport italiano, e lo si fa con un decreto”.

Verducci ha proseguito: “Questo testo è sbagliato e pericoloso. Lo sport viene trasformato in una cassaforte di potere, piegato a logiche politiche. È l’emblema di una destra che vuole fare dello sport una terra di conquista”.

Con le modifiche approvate, il decreto legge Sport dovrà ora proseguire il suo iter in Aula, dove la maggioranza dovrà gestire non solo la tensione interna, ma anche la crescente pressione istituzionale e politica.

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