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Sandra trovata morta così in questura: tragedia immensa, mamma di una bimba piccola

Pubblicato: 04/08/2025 21:45

Tragedia nella prima mattina di oggi, 4 agosto, all’interno della questura di Brindisi. Poco dopo le 7:30, una vicequestore in servizio si è tolta la vita con un colpo di pistola. La donna, Sandra Manfrè, 41 anni, ha utilizzato la propria arma d’ordinanza. Inutili i tentativi di soccorso da parte del personale sanitario del 118, giunto tempestivamente sul posto.

Lo sconcerto tra i colleghi è stato immediato. Nessuno si aspettava un gesto così estremo, soprattutto al rientro dalle ferie. Sul luogo della tragedia è intervenuto anche il procuratore facente funzioni di Brindisi, Antonio Negro, per coordinare i primi accertamenti. La questura è rimasta a lungo chiusa al pubblico, in segno di rispetto e per consentire le verifiche necessarie.

Secondo quanto emerso, Sandra Manfrè soffriva di depressione legata a motivi personali, una condizione che, negli ultimi tempi, avrebbe inciso profondamente sul suo equilibrio. Gli inquirenti non hanno dubbi sul fatto che si sia trattato di un gesto volontario. Sono stati disposti gli accertamenti di rito, ma non si prevede alcuna autopsia.

Manfrè era originaria della provincia di Messina, ma viveva da anni a Mesagne, nel Brindisino, insieme al marito – anch’egli appartenente alle forze dell’ordine – e alla figlia piccola. Si era trasferita a Brindisi per motivi di servizio e negli anni si era guadagnata stima e rispetto tra colleghi e collaboratori.

In servizio nel capoluogo adriatico da qualche anno, Sandra aveva ricoperto ruoli di rilievo con impegno e professionalità. Nonostante il riserbo, le difficoltà personali che affrontava erano note a una cerchia ristretta, ma mai si sarebbe pensato a un epilogo simile.

La tragedia ha lasciato sgomenta la comunità della Polizia di Stato, che in queste ore si stringe con affetto attorno alla famiglia della vicequestore. Il cordoglio istituzionale è stato unanime, accompagnato da messaggi di vicinanza da parte di sindacati di polizia e rappresentanti del territorio.

La procura del capoluogo messapico ha disposto alcuni accertamenti di rito in ragione del fatto che la 41enne ha utilizzato la pistola d’ordinanza per suicidarsi. Ma per gli inquirenti non ci sono dubbi sul gesto volontario. La salma della donna nelle prossime ore sarà a disposizione dei familiari per le esequie.

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