Vai al contenuto

Ucciso e fatto a pezzi, la confessione shock della madre: “Come l’ho fatto, minuto per minuto”

Pubblicato: 04/08/2025 15:38

Quando una tragedia familiare si consuma, i fatti che emergono spesso superano ogni immaginazione. Il caso di Lorena Venier e la morte di suo figlio Alessandro rappresenta uno di questi eventi sconvolgenti. La ricostruzione fornita dalla donna agli inquirenti ha delineato un quadro agghiacciante. Ha descritto con lucidità e freddezza la sequenza di azioni che ha compiuto dopo la morte del figlio. Ha raccontato ogni dettaglio, ogni scelta, ogni gesto, offrendo una visione cruda e diretta di quel momento. Le sue parole hanno delineato un’immagine che ha lasciato senza fiato gli stessi investigatori. Non ha cercato di nascondere o mitigare nulla, ha semplicemente esposto la sua versione dei fatti.

La sua confessione ha messo in luce una serie di eventi che hanno portato a una conclusione tragica e impensabile. La donna ha spiegato di aver gestito da sola la fase più critica e macabra dell’intera vicenda. Ha riferito di aver agito con una calma inquietante. Ha descritto il suo metodo, il seghetto, il lenzuolo per contenere il sangue, la suddivisione del corpo, fornendo dettagli che solo chi ha compiuto un’azione del genere può conoscere. Le sue dichiarazioni hanno permesso agli investigatori di comprendere come l’abitazione sia rimasta in ordine. Ha spiegato che non ci sono stati schizzi, non ci sono state tracce evidenti. Questo particolare ha confermato le prime impressioni degli investigatori sulla scena del crimine.

La confessione di Lorena Venier

La donna ha raccontato di essersi occupata personalmente del “depezzamento” di Alessandro. Ha usato un seghetto per sezionare il corpo del figlio. Ha specificato di averlo diviso in tre pezzi. Questo è stato un dettaglio cruciale per gli inquirenti. Lorena ha spiegato di aver utilizzato un lenzuolo per contenere il sangue. Ha gestito la situazione per evitare che il sangue si disperdesse nell’ambiente. Ha agito con una meticolosità che ha stupito tutti. La sua precisione ha permesso ai carabinieri di trovare tutto in ordine. Questa mancanza di tracce evidenti ha reso la scena del crimine complessa da interpretare inizialmente. La confessione della donna ha fornito la chiave per comprendere il contesto. Ha sciolto molti dubbi e ha dato un senso a ciò che gli investigatori avevano trovato.

Il ruolo di Mailyn

Lorena Venier ha specificato che la sua complice, Mailyn, è intervenuta in un secondo momento. Mailyn non ha partecipato alla fase del sezionamento. Il suo ruolo è stato più limitato. La donna ha solo aiutato a spostare le tre parti del corpo. Le hanno collocate nell’autorimessa. Questo dettaglio è emerso chiaramente dal lungo racconto che Lorena ha fatto al pubblico ministero. Ha poi ripetuto la stessa versione dei fatti al Giudice per le indagini preliminari (Gip), descrivendo una divisione dei compiti precisa. Ha agito da sola durante la fase più cruenta ed ha poi chiesto aiuto per la fase successiva. Le parole di Lorena hanno delineato la dinamica esatta dei fatti. La sua testimonianza è stata un elemento fondamentale per ricostruire l’intera vicenda. Ha permesso di chiarire il ruolo di ciascuna persona coinvolta.

alessandro venier compagna

La successione degli eventi

Il racconto di Lorena Venier è stato un susseguirsi dettagliato di eventi. Ha spiegato la successione degli eventi al pm. Poi ha ripetuto la stessa narrazione al Gip. Ha descritto con precisione il momento della morte del figlio. Ha poi raccontato le sue decisioni immediate. La scelta di sezionare il corpo è stata una di queste. Ha specificato di aver agito con un seghetto. Ha usato un lenzuolo per assorbire il sangue. Il corpo è stato diviso in tre parti. Successivamente, ha coinvolto Mailyn. Insieme hanno spostato i resti nell’autorimessa. La donna ha fornito un quadro completo e agghiacciante della vicenda. Le sue parole sono state cruciali per le indagini. Hanno permesso di comprendere la logica contorta e terrificante dietro questa tragedia. La sua confessione ha svelato ogni passaggio. Ha offerto una versione dei fatti che non ha lasciato spazio a interpretazioni. La storia ha scioccato l’opinione pubblica per la sua brutalità e per la freddezza con cui è stata descritta.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure