Favignana è in lutto per la prematura scomparsa dello chef Roberto Canino, morto a soli 35 anni dopo aver combattuto per 11 mesi contro un cancro. Molto conosciuto e stimato nella principale isola dell’arcipelago delle Egadi, Canino era una figura amata dalla comunità locale.
Il ristoratore lavorava dal 2019 presso il ristorante “Scaliddre”, dove si era distinto per la sua professionalità e la sua passione per la cucina. Lascia la compagna e una figlia piccola, oltre a una comunità profondamente colpita dalla sua perdita.
L’intera comunità isolana si è stretta attorno alla famiglia, con numerosi messaggi di cordoglio. Tra questi anche quello del sindaco Giuseppe Pagoto, che ha proclamato il lutto cittadino in segno di rispetto e partecipazione al dolore.
“A nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale – ha dichiarato Pagoto – esprimo il cordoglio più sincero ai familiari di Roberto Canino, chef affermato, voluto bene da tutti, prematuramente scomparso”, ha scritto in un messaggio ufficiale.
Il sindaco ha poi aggiunto: “Conserverò nel mio cuore e nella mia mente alcune esperienze di promozione delle Isole Egadi in contesti nazionali e internazionali che lo hanno visto protagonista, apprezzato e punto di riferimento”.
“Ma soprattutto – ha concluso – ricorderò quel sorriso e quello sguardo, l’ultima volta che ci siamo incontrati… Ciao Roberto”, un commiato toccante che ha trovato eco nei tanti messaggi apparsi sui social.
Dopo i funerali, la sorella Enza e il cognato Fabio hanno espresso pubblicamente la loro “più sincera e profonda gratitudine a tutte le persone che, con discrezione e affetto, ci sono state accanto in questo momento così doloroso per la perdita del nostro amato Roberto”.
Attraverso i canali social, i familiari hanno voluto rivolgere un ringraziamento speciale anche al sindaco Giuseppe Pagoto, alla giunta comunale e alle forze dell’ordine per la loro vicinanza autentica e concreta.
“Il sorriso, la passione e l’umanità di Roberto continueranno a vivere nel ricordo di chi gli ha voluto bene. Con riconoscenza e gratitudine”, si legge nel messaggio conclusivo pubblicato dai parenti.