
È stato trovato senza vita nel suo appartamento di Londra Riccardo Pulvini, 33 anni, originario di Noventa Vicentina. Il decesso, avvenuto venerdì 1° agosto, è ancora avvolto dal mistero: si attendono gli esiti dell’autopsia, programmata per il 5 agosto, per chiarire le cause della morte. La notizia ha profondamente scosso la comunità vicentina, dove la famiglia Pulvini è molto conosciuta e attiva nel sociale.
«Era nato il giorno di San Valentino, era un ragazzo sensibile, tenace e con una straordinaria voglia di vivere», ricorda il padre Giuseppe. A dare la notizia alla famiglia sono stati i carabinieri di Noventa, contattati dalla Farnesina. «Non sappiamo nulla di più, possiamo solo attendere che le autorità ci diano il via libera per raggiungere Londra», aggiunge il padre, visibilmente provato.
Dopo il diploma all’alberghiero, Riccardo si era trasferito a Londra a 19 anni, come tanti coetanei alla ricerca di opportunità. Con talento e determinazione aveva conquistato un ruolo di rilievo: era visual merchandiser nei celeberrimi magazzini Harrods, dove curava l’allestimento dell’enoteca, delle tre food halls e dei venti ristoranti interni. Un lavoro conquistato dopo anni di gavetta nella ristorazione, prima come cameriere e poi come chef.

La sua carriera era iniziata nei locali della capitale britannica, ma la vera svolta era arrivata con l’ingresso nel mondo del visual merchandising: prima da Zara Home, poi da Fenwick, dove aveva affinato il suo stile e la sua creatività. Harrods era il coronamento di un percorso costruito con fatica e passione.
Oltre al lavoro, Riccardo era impegnato anche nel volontariato e nella sensibilizzazione sull’Hiv. Dopo la diagnosi di sieropositività nel 2014, aveva partecipato a una campagna di comunicazione per la società biofarmaceutica Gilead, intitolata “Hiv is: just a part of me”. Era uno degli undici volti scelti per raccontare che si può vivere una vita piena anche con l’Hiv.
«Era forte, carismatico e ci teneva molto a quella campagna», racconta la sorella Irene. La notizia della sua morte ha lasciato attoniti familiari, amici e conoscenti. «La famiglia Pulvini è un punto di riferimento per la nostra comunità», ha dichiarato il sindaco di Noventa Vicentina, Mattia Veronese, esprimendo cordoglio a nome dell’amministrazione comunale.
Il padre Giuseppe è capogruppo degli alpini Masotto e titolare, insieme ai fratelli, di una storica azienda del territorio specializzata in movimento terra, trasporti eccezionali e demolizioni. L’impresa ha spesso offerto supporto durante emergenze e calamità naturali, coinvolgendo anche Riccardo.
«È venuto con me ad Amatrice, Accumoli, e a Rondine ad Arezzo, dove si trova la Cittadella della pace. Era sempre pronto ad aiutare, ma la sua vita era ormai a Londra», ricorda con commozione il padre. L’intera comunità di Noventa Vicentina si è stretta attorno alla famiglia, in attesa che venga fatta chiarezza sulla morte improvvisa del giovane.
Ora la speranza della famiglia è quella di ricevere presto risposte e poter riportare Riccardo a casa, per dargli l’ultimo saluto circondato dall’affetto della sua terra e dei suoi cari.