
Un uomo si è acceso una sigaretta utilizzando la fiamma eterna della tomba del milite ignoto sotto l’Arco di Trionfo a Parigi, scatenando un’ondata di indignazione in tutta la Francia. Il gesto, immortalato in un video diventato virale sui social network, ha provocato polemiche tra cittadini, politici e istituzioni, che parlano di oltraggio alla memoria nazionale.
Nel video si vede l’uomo scavalcare le transenne davanti a una dozzina di visitatori presenti, avvicinarsi alla fiamma accesa in ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale, accendere la sigaretta e tornare indietro senza dire una parola. Secondo il quotidiano Le Figaro, tutto è avvenuto il 4 agosto, poco prima delle 21, davanti a testimoni attoniti, ma apparentemente inerti.

La ministra con delega alla Memoria e ai veterani, Patricia Mirallès, ha annunciato l’avvio di un’azione legale contro l’uomo, definendo il gesto un’offesa “intollerabile alla memoria degli uomini caduti per la Francia”. La procura ha già aperto un’indagine formale, come confermato anche da Le Parisien.
Il video è stato girato da una turista lettone, che lo ha poi condiviso su TikTok. La donna ha dichiarato a Le Figaro: «Non sembrava ubriaco o drogato. Al contrario, era lucido e orgoglioso di ciò che stava facendo». Il filmato ha rapidamente fatto il giro del web, alimentando la rabbia di molti utenti e politici.
«Questo gesto macchia la memoria dei nostri soldati», ha scritto su X Matthieu Valet, deputato e portavoce del Rassemblement National, partito di estrema destra francese. «Mi fa infuriare. Nessuno dice nulla, nessuno reagisce. Ma in che paese viviamo? Rispettate i nostri morti», ha aggiunto, denunciando l’apparente passività dei presenti.

La fiamma del milite ignoto è stata accesa per la prima volta l’11 novembre 1923 dal ministro della Guerra André Maginot, sotto la presidenza di Alexandre Millerand. Da allora è ravvivata ogni giorno alle 18.30, secondo un rigido protocollo cerimoniale, per onorare i caduti di tutte le guerre.
Nel corso degli anni, la fiamma è stata più volte profanata o danneggiata. Uno degli episodi più gravi risale al 2018, durante le proteste dei Gilet Gialli, quando alcuni manifestanti la calpestarono e danneggiarono la zona attorno al monumento. Da allora, le misure di sicurezza erano state rafforzate, ma non hanno impedito il gesto di questi giorni.
Secondo l’articolo 225-17 del codice penale francese, «la violazione o profanazione, con qualsiasi mezzo, di tombe, sepolture, urne cinerarie o monumenti in memoria dei defunti» è punibile con un anno di reclusione e una multa di 15.000 euro. In questo caso, il comportamento dell’uomo rientrerebbe pienamente nella definizione legale.
Le autorità francesi sono ora impegnate nell’identificazione dell’uomo, che non ha ancora un nome pubblico. Intanto, il video continua a circolare e ha riaperto un acceso dibattito sul rispetto della memoria storica, sull’educazione civica e sulla sicurezza nei luoghi simbolici della Repubblica.